Un nuovo studio autoptico, condotto da una equipe di esperti italiani tra i quali anche il professor Paolo Zamboni, del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna dell’Università di Ferrara, ha confermato le ipotesi, avanzate dai ricercatori tedeschi, sui meccanismi che portano alle rare reazioni avverse legate al vaccino anti-covid che sono causa di trombosi.
“Gli accertamenti su alcuni campioni, per la prima volta condotti in studi autoptici, verificano e confermano la VITT e la presenza nell’organismo di anticorpi che legano il ‘Pf-4’, il potente fattore di attivazione delle piastrine. Questi complessi anti-Pf-4 sono stati individuati solo il mese scorso da colleghi inglese e tedeschi – spiega Zamboni – e si sono dimostrati responsabili nel nostro studio di estese trombosi venose in sedi atipiche, come le vene del fegato, dell’intestino e del cervello. La VITT se non diagnosticata in tempo porta a un drammatico consumo di piastrine a cui possono conseguire emorragie cerebrali fatali“.
Il team che ha effettuato lo studio è composto da esperti nel campo della coagulazione e delle trombosi delle Università di Catania, Foggia, Palermo, Ferrara e IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano.