Sono numerosi e amplissimi gli studi condotti e compiuti tra Australia, Regno Unito, America, Svezia e Norvegia, che hanno dimostrato come l’esercizio fisico sia in grado di avere effetti positivi sul corpo, ma anche sulla salute mentale riducendo i sintomi associati alla depressione.
Alcuni neuroscienziati della UC Davis, in California hanno scoperto che attraverso un esercizio fisico intenso, aumentano i livelli di due tra i neurotrasmettitori più comuni: il glutammato e l’acido gamma-aminobutirrico (GABA), implicati nella trasmissione chimica tra i neuroni all’interno del cervello umano.
Il GABA è un neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale. Il suo ruolo principale è quello di ridurre l’eccitabilità dei neuroni. Negli esseri umani, il GABA è anche responsabile della regolazione del tono muscolare. Il glutammato invece, è un importante neurotrasmettitore, eccitatorio, che svolge un ruolo fondamentale nell’attivazione neurale. I ricercatori della Davis hanno rilevato un incremento nei livelli di questi due neurotrasmettitori, nei partecipanti alla ricerca che si sono esercitati con costanza a differenza di coloro che non hanno praticato nessun tipo di esercizio fisico.
Le nuove intuizioni sul legame tra metabolismo cerebrale ed esercizio fisico, contribuiscono ad una migliore comprensione del motivo per cui l’esercizio aerobico aiuti milioni di persone in tutto il mondo a combattere la depressione. I ricercatori infatti, ritengono che questi risultati dimostrino pienamente come l’esercizio fisico può essere una terapia efficace per molte persone che soffrono di depressione.
In un comunicato stampa, l’autore Richard Maddock, professore della UC Davis presso il Dipartimento di psichiatria e scienze comportamentali, ha detto: “Il Disturbo Depressivo Maggiore è spesso caratterizzato da un impoverimento del glutammato e del GABA, che tornano nella norma, una volta ripristinata la salute mentale. Il nostro studio dimostra che l’esercizio fisico, è in grado di attivare le vie metaboliche deputate al ripristino di questi neurotrasmettitori”.
Un altro studio su trentaquattromila persone ha mostrato che anche un esercizio fisico lieve, come camminare, aiuta a prevenire la depressione. Dodici su cento i casi evitabili con un’ora la settimana di attività. La platea di trentaquattromila partecipanti all’indagine è stata fornita dalla Norvegia in quanto possiede il più ampio registro nazionale per la salute e questi volontari sono stati seguiti rispetto ad attività fisica ed a stato di salute mentale per 11 anni.
L’iniziativa è stata lanciata dal Black Dog Institute, ovvero Istituto del Cane Nero, di Sydney (Australia), un ente senza fini di lucro dedito a promuovere la ricerca sulla depressione. Il professor Samuel Harvey che lavora sia per il Black Dog Institute sia all’Università del Nuovo Galles del Sud e che ha guidato la ricerca ha detto: “E’ da un po’ che sappiamo che l’attività fisica gioca un ruolo nel trattare i sintomi della depressione, ma questa è la prima volta che siamo arrivati a quantificare il potenziale nella prevenzione dell’esercizio fisico in termini di ridurre i futuri sintomi. Sono risultati stimolanti in quanto mostrano quanto relativamente ridotti esercizi – a cominciare da un’ora alla settimana – possono generare una significativa protezione contro la depressione”.
Infine secondo uno studio guidato dall’università La Salle, in Brasile, pubblicato sulla rivista American Journal of Psichiatry, a opera di un team internazionale che comprende ricercatori belgi, australiani, svedesi e americani e alcuni del King’s College di Londra, la depressione, in tutte le fasce di età, dagli giovani agli adulti agli anziani , si tiene lontana con l’esercizio fisico. Gli studiosi hanno raccolto dati da 49 studi su persone senza malattie mentali, per esaminare se l’attività fisica fosse associata a un ridotto rischio di sviluppare depressione.
In totale, sono stati inclusi dati relativi a 266.939 persone, seguite in media per circa sette anni e mezzo: con una distribuzione di genere quasi paritaria (47% erano maschi). Felipe Barreto Schuch, autore principale della ricerca evidenzia: “Indipendentemente dall’età o dal luogo in cui si vive, l’attività fisica può ridurre il rischio di avere depressione nel corso della vita. Le prove dimostrano chiaramente che le persone che sono più attive hanno un minor rischio di sviluppare depressione”.
In conclusione tutte le ricerche condotte suggeriscono l’impatto negativo che stili di vita sedentari potrebbero avere sulle funzioni cerebrali e sulla produzione di neurotrasmettitori , al contrario praticare esercizio fisico rappresenta un importante fattore preventivo e protettivo rispetto alla depressione.