Guarda in alto le video interviste
Quest’anno lo sport inteso come il vivere bene e lo stare in forma, è il protagonista della Fiera Campionaria che ha come slogan “La Fiera del Movimento“.
Il CONI partecipa a questa grande festa anche con momenti di riflessione e confronto fra i rappresentanti delle Istituzioni, delle associazioni e dello sport nei giorni di martedì 4 e giovedì 6 giugno con l’evento “Vivere“. L’evento è l’occasione per discutere sulle prospettive, le opportunità e le criticità del mondo dell’attività sportiva ma, in modo più ampio, del mondo dell’attività fisica rivolta alle persone comuni di tutte le età.
Saranno protagonisti i bambini ed i ragazzi che iniziano a svolgere attività sportiva, gli adulti ed in particolar modi gli anziani che rappresentano una importante fetta della nostra popolazione e che hanno l’assoluto bisogno di svolgere attività motoria sistematica per avere un “successful aging”.
Durante la prima parte dell’evento che è stato inaugurato il 4 giugno, le istituzioni hanno avuto modo di discutere del topic “Attività motoria a tutte le età” e di proporre eventuali progetti da realizzare a più mani, coinvolgendo il mondo associazionistico e la gente comune.
Nella seconda parte dell’evento che si svolgerà il 6 giugno alle 17.30 le riflessioni e le proposte potranno essere valutate e discusse tra i protagonisti dell’incontro.
“Il ruolo dell’assessorato alla salute è a 360°, sia quando parliamo di salute in generale che nello specifico anche di sport – afferma la dottoressa Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale Dasoe – Il dipartimento che dirigo si occupa principalmente della prevenzione per tutto quello che attiene la sfera della popolazione partendo dai sani stili di vita, passando dalla prevenzione in ambito oncologico. Per quanto attiene l’ambito dello sport abbiamo emanato dei decreti per ciò che riguarda l’organizzazione degli studi dei medici sportivi sia come studio associato che come medico singolo. Nella progettazione stiamo portando avanti progetti di natura salutistica nelle scuole parlando dell’importanza della corretta alimentazione abbinata allo sport e al movimento in generale, la prevenzione parte anche da questo“.
“Stiamo dedicando questo evento per intensificare il rapporto tra il mondo dello sport e il mondo della medicina e della salute in genere perchè riteniamo sia tra i compiti più importanti del Coni garantire occasioni di sport alle categorie fragili quindi a bambini, anziani, malati e disabili – afferma l’avvocato Giuseppe Canzone, delegato provinciale Coni – L’incontro con i medici è un momento di confronto per potere capire quali strategie mettere in atto per fare in modo che a queste persone arrivi l’organizzazione sportiva“.
“La sfida futura della sanità pubblica è la cronicità, un fascia sempre più alta di popolazione viene colpita da malattie croniche e questo comporta un costo non indifferente per la sanità pubblica e quindi si mette maggiormente a rischio la sostenibilità, ad affermarlo Carlo Picco, commissario straordinario Policlinico universitario P. Giaccone Palermo – In questo contesto la promozione degli stili di vita corretti idonei a contrastare la cronicità sicuramente è un aspetto fondamentale, basti pensare al diabete, una patologia particolarmente diffusa, che con l’attività fisica impostata correttamente da professionisti può decisamente contenere e migliorare la gestione di questa patologia“.
“L’attività sportiva è importante per tutti – afferma il professore Salvatore Corrao, direttore dipartimento di Medicina, Arnas Civico Palermo – quando parliamo di attività sportiva che viene adattata su singolo paziente, quindi con una determinata cronicità e o fragilità, si parla di attività fisica adattata. Si tratta di uno strumento potentissimo perchè utilizza l’esperienza e le competenze dei medici dello sport applicate a pazienti con cronicità o con fragilità, è una vera e propria prescrizione e il nostro Sistema Sanitario deve imparare ad utilizzarla correttamente per potere fare prevenzione delle complicanze. Una prevenzione mirata anche al miglioramento della qualità della vita di pazienti che sono portatori di cronicità“.
di Veronica Gioè
© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata