Il sindacato Fials-Confsal, guidato in provincia di Palermo da Vincenzo Munafò, ha organizzato tre giorni di proteste, la prossima settimana, per rivendicare il diritto all’assunzione dei 650 precari dell’Asp che da oltre 25 anni sono in attesa di stabilizzazione. Le risorse sono disponibili, la legge consente l’assunzione ed è ormai riconosciuto che senza questo personale gli uffici si paralizzerebbero. Nulla però è stato fatto.
“Una norma regionale del 2016 e una nazionale del 2017 – spiega Munafò – consentono l’assunzione avendo le risorse disponibili, e questo criterio è rispettato. Inoltre lo stesso manager dell’Asp, Candela, ha dichiarato ufficialmente che c’è la necessità di questo personale, ritenuto indispensabile per gli uffici della sanità di Palermo e provincia. Eppure non esiste un piano per la stabilizzazione di tutto il precariato entro il 2020, termine fissato dal decreto Madia”.
La Fials-Confsal manifesterà assieme ai contrattisti dell’Asp con tre assemblee e sit-in che si svolgeranno in città all’inizio della prossima settimana. Si parte lunedì con un corteo che dalle 9,30 si concentrerà in piazza Francesco Crispi (ex Piazza Croci), si snoderà per via Libertà, piazza Politeama, via Ruggero Settimo, via Cavour sino alla sede della Prefettura per ottenere un incontro con il prefetto e chiederne “l’intervento fuori dai giochi politici e il raffreddamento del conflitto“.
Martedì invece, sempre dalle 9,30, è prevista un’assemblea sit-in in via Giacomo Cusmano di fronte ai locali dell’Asp Palermo e sarà chiesto un incontro con il commissario Candela “per rappresentare lo sdegno dei lavoratori che si sentono raggirati dopo diverse affermazioni che davano per scontato la stabilizzazione in presenza del rispetto del tetto di spesa”.
Mercoledì la protesta si sposterà, sempre alle ore 9,30, in piazza Ottavio Ziino di fronte alla sede dell’assessorato regionale della Salute. Munafò, assieme al segretario aggiunto provinciale aggiunto, Giuseppe Forte, spiega un paradosso: “L’assessore alla Funzione pubblica Grasso, collega di giunta dell’assessore Razza, sta procedendo alla stabilizzazione di 600 precari della Regione utilizzando le leggi vigenti”.
La Fials-Confsal chiederà quindi all‘assessore Razza un incontro per promuovere un tavolo negoziale per un cronoprogramma che garantisca entro il dicembre 2020 la totale stabilizzazione di tutti e 600 precari della sanità palermitana.
“Il tetto di spesa per la stabilizzazione del personale contrattista è pienamente rispettato – chiarisce Munafò – perché questo bacino è già pagato con le risorse che l’Asp utilizza per la spesa di tutto il personale. Questo principio è ribadito dalla circolare del ministero dell’Economia registrata positivamente dalla Corte dei Conti per cui si può procedere alla stabilizzazione. Eppure ancora oggi tutti i solleciti da noi inviati sono rimasti inevasi e il personale contrattista ex Lsu resta ultimo bacino in Sicilia e fortemente penalizzato. Per altro l’amministrazione guidata da Candela ha portato avanti iniziative peggiorative pubblicando un bando per il reclutamento di una minima parte del personale, con criteri dalla Fials denunciati “discriminatori e sperequativi, che scartano l’anzianità del servizio Lsu, l’età anagrafica e il carico familiare che erano a fondamento delle precedenti selezioni di cui gli stessi lavoratori fanno parte“.
Tra i criteri del bando di concorso voluto da Candela è stato introdotto persino il servizio militare che concorre a scalare posti in graduatoria e penalizza fortemente le donne che 30 anni fa non lo hanno potuto svolgere.