Il Ministro della Salute Roberto Speranza a seguito del Consiglio dei Ministri tenutosi la scorsa settimana ha dichiarato che una quarta dose del vaccino anti-Covid non è da escludere.

Con la fine dello stato d’emergenza e quindi con il graduale allentamento delle restrizioni, i contagi potrebbero aumentare e in alcuni casi potrebbe essere necessaria la quarta dose del vaccino, soprattutto per i più fragili, come gli anziani e gli immunocompromessi.

Certamente è difficile immaginare un netto peggioramento della situazione, specialmente dei ricoveri e delle terapie intensive, ma dopo due anni di pandemia una cosa è divenuta chiara: mai abbassare la guardia. La comparsa di una nuova variante infatti è un rischio da non sottovalutare.

In merito alla dose booster lo stesso ministro ha dichiarato che si tratta di una “riflessione che richiederà ancora un approfondimento. In ogni caso, sulla base dell’evidenza scientifica, noi saremo pronti. Le dosi sono già a nostra disposizione. In un confronto con il generale Figliuolo, abbiamo verificato, non avremmo problemi a fare una quarta dose a tutti ma dobbiamo aspettare il maturarsi di un’evidenza scientifica che in questo momento non è ancora data”.

Intanto in merito alle infezioni da sottovarianti di Sars-Cov2 il Comitato Tecnico Scientifico afferma che, per chi ha ricevuto il vaccino, costituiscono un’ulteriore difesa per l’organismo che si abitua a riconoscere e a difendersi dal nuovo virus, evitando così la futura somministrazione della quarta dose.