Per scoprire quali emozioni e paure rischiano di farci ammalare e come guarire, Simone Ramilli, autore del libro “Tutto quello che sai sulla malattia è falso” terrà un workshop gratuito a Palermo, il 7 giugno dalle 17,30 alle 20, con gli interventi di alcuni esperti.
Insieme all’autore interverranno:
Dottoressa Paola Maria Di Natale, Psicologa
Dottoressa Nicoletta Salviato, Dirigente Medico A.R.N.A.S. Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli, Palermo. Responsabile Educazione e Promozione alla Salute Progetto Cuore, Prevenzione della Sindrome Metabolica;
Dottore Angelo Maria Patti, Dottore di ricerca Università di Palermo;
Dottoressa Vincenza Rosaria Giglio, Dottore di ricerca Università di Palermo;
Il workshop si rivolge a chiunque operi in ambito sanitario, ma anche a studenti, ricercatori, appassionati di psicologia e soprattutto ai curiosi.
ARGOMENTI DI DISCUSSIONE
- Le nuove frontiere di studio sulla malattia
- Tematiche sottese ai risultati raggiunti dai recenti traguardi di studio
- Siamo di fronte ad una re-evoluzione del concetto malattia/cura?
OBIETTIVI
- Evidenziare la profonda interconnessione tra vissuto emozionale, traumi emotivi e malattia;
- Sensibilizzare verso questo cambiamento paradigmatico.
Negli ultimi anni le ricerche hanno dimostrato che i modelli di DNA trasmessi per mezzo dei geni non sono fissati dalla nascita, ma sono influenzati dall’ambiente, compreso nutrimento, emozioni e stress. Il comportamento biologico e l’attività genetica poiché sono collegati in modo dinamico alle informazioni provenienti dall’ambiente, alla loro abilità di adattarsi ai continui cambiamenti dell’ambiente e selezionare le giuste risposte ed i giusti comportamenti, si capisce come le abitudini quotidiane possano incidere in modo rilevante sul benessere generale.
In questo senso si può estendere il ragionamento e comprendere quanto uno stile di vita sano, ed anche pensieri costruttivi e positivi, possano impattare sulla salute. L’attuale ricerca scientifica ci conferma, inoltre, come le tensioni emotive, lo stress, le frustrazioni etc… possono tradursi in disturbi somatici di diversa natura e gravità. Fisico e mentale sono due facce di una stessa medaglia in salute e in malattia.
Ogni evento affettivo, cognitivo o comportamentale ha un corrispettivo biochimico. Questo ci aiuta a superare il dualismo mente-corpo, ma anche l’opposizione geni-ambiente. L’ambiente, inteso soprattutto come insieme di relazioni, ha un ruolo fondamentale in ogni comportamento umano.
Partendo dalle recenti ricerche possiamo affermare che se un forte vissuto emozionale non viene disinnescato è un incubatore di malattie. Le relazioni sentimentali, i rapporti con i genitori ed i figli, la vita lavorativa e sociale sono all’origine di tutto questo. Tutto ciò viene internalizzato dall’individuo in momenti diversi della propria vita e può essere da un lato fonte di stress, di conflitti emotivi che influiscono sullo stato fisico; dall’altro occasione per indurre la persona a fare ricorso alla resilienza e scegliere strategie adattive rispetto all’ambiente sociale ed emotivo in cui vive.
A supporto della correlazione tra malattia fisica, emozioni e traumi possiamo sostenere che scopo della malattia è interiorizzare ed elaborare una ferita d’amore per creare condizioni adatte al nostro corpo/mente per sopravvivere in un ambiente conflittuale. Vedere la malattia in questa prospettiva ribalta il senso comune a proposito di malattia e di cura e apre alla medicina del XXI secolo, sempre più attenta a comprendere il valore della persona e della sua storia di vita personale nella cura di una malattia.
La partecipazione è gratuita ma occorre prenotare il posto QUI