Un giudice civile ha revocato la sospensione di una psicologa toscana no-vax perché non in regola con l’obbligo vaccinale imposto per legge alle professioni sanitarie: la psicologa potrà dunque tornare al lavoro.
Ciò che fa discutere sono le parole usate dalla giudice, Susanna Zanda, nel suo provvedimento d’urgenza, secondo cui la professionista non può essere costretta a sottoporsi ai vaccini anti Covid sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel Dna, alterandolo in modo che potrebbe risultare irreversibile con effetti ad oggi non prevedibili per la vita e la salute.
Gli avvocati dell’associazione Nal, noi avvocati per la libertà, ritengono “epocale” questa decisione.