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Pronto Soccorso di Taormina: i rinforzi arrivano dagli altri reparti dell’ospedale

In attesa di una soluzione definitiva, il Pronto Soccorso dell’ospedale di Taormina potrebbe ricevere nel mese appena iniziato dei rinforzi direttamente attraverso il supporto del personale medico degli altri reparti del San Vincenzo.

L’iniziativa è del direttore generale dell’Asp Messina, Paolo La Paglia, che sta cercando di risolvere l’atavico problema del PS di Taormina, una questione che da tanti anni a questa parte è rimasta irrisolta. La Paglia ha inviato alla direzione sanitaria dell’ospedale di Taormina apposita richiesta di individuare dei medici già in forza alle divisioni del “San Vincenzo”, da poter utilizzare in Pronto Soccorso, integrandoli nei relativi turni di servizio.

“L’opportunità che abbiamo preso in considerazione – spiega il dg La Paglia – è quella di di poter utilizzare i medici delle divisioni ospedaliere del presidio per dare una mano in via temporanea al Pronto Soccorso di Taormina. Si tratterebbe cioè di effettuare qualche turno che consenta di alleviare i carichi di lavoro del personale in forza Pronto Soccorso. E’ un’ipotesi che potrebbe essere utile nell’immediato, per affrontare l’emergenza intanto di questa fase estiva, compatibilmente con la situazione dei vari reparti che in nessun caso verranno lasciati sguarniti o in sofferenza”.

“Sto analizzando tutti i report – ha aggiunto il dg – e da un primo esame credo ci siano dei medici del Pronto Soccorso in debito orario”.

Il Pronto Soccorso di Taormina dall’inizio dell’anno ad oggi è già arrivato a circa 15 mila accessi in reparto e nel mese appena iniziato è probabile che si arrivi in alcune giornate anche ad una media di 180 accessi al giorno. Ad agosto si contano solitamente circa 4 mila accessi al PS. E allora si va verso l’ora x sulla carenza di organico, il momento decisivo per mettere fine o almeno un argine alle lunghe attese dei pazienti e ai pericoli per il personale medico e per l’utenza stessa quando si alza la tensione e si rischiano episodi di violenza come l’aggressione del 2 luglio scorso al primario Mauro Passalacqua.

Sono pochi i medici al momento in servizio, dai concorsi non arriva la svolta e allora si cerca una soluzione che non può più essere rinviata.

Paolo La Paglia

Intanto anche i sindaci dell’hinterland prendono posizione.L’iniziativa del direttore generale – spiega il sindaco di Taormina, Mario Bolognari – può essere certamente utile, soprattutto se ci sarà la disponibilità di medici o la compatibilità con i vari reparti e i relativi orari. E’ una questione che stiamo seguendo con grande attenzione e che sottoporremo al Governo regionale affinché si trovi una soluzione. L’assessore Razza ha già mostrato non soltanto conoscenza ma anche particolare attenzione sul problema, sia nel recente sopralluogo al Pronto Soccorso sia in un altro incontro che abbiamo avuto in precedenza a Palermo sul “San Vincenzo”. A giorni incontrerò il presidente Musumeci e ribadirò l’importanza di porre rimedio alle criticità del nostro ospedale”.

“Per noi va benissimo che intanto si possano utilizzare altri medici del presidio a sostegno del Pronto Soccorso – afferma Orlando Russo, presidente dell’Unione dei Comuni Naxos-Taormina e sindaco di Castelmola –. Un’altra ipotesi a mio avviso da valutare è quella di spostare all’ospedale e a sostegno del Pronto Soccorso i medici del PPI (Punto di primo intervento) ora allocati all’ex ospedale San Vincenzo. Potrebbero fare anche al Sirina lo stesso lavoro e la loro presenza sarebbe utile a ridurre i disagi, specie in riferimento ai tanti casi di non emergenza”.

di Emanuele Cammaroto
© Riproduzione Riservata
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