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Ospedale San Marco di Librino, Ugl: “No a reparti con poco personale e scarse attrezzature”

ospedale san marco

Sembra che finalmente il lungo trasloco dei reparti dell’ospedale “Vittorio Emanuele” di Catania nella nuova struttura ospedaliera del “San Marco” di Librino stia per giungere alla conclusione e questo non fa che renderci felici perchè sta per essere completata una sede, costata parecchio alle casse del sistema sanitario, che l’intera zona sud della nostra città attende da tantissimo tempo“. Ad esprimere soddisfazione, sul trasferimento delle ultime unità operative dal vecchio polo di via Plebiscito al nuovo nosocomio del popoloso quartiere cittadino, sono le federazioni regionali Ugl sanità e medici guidate rispettivamente da Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri.

Nel contempo non possiamo però non esternare qualche preoccupazione sullo spostamento di strutture che andranno ad operare, con un organico incompleto, in un’area lontana rispetto a quella che oggi è divenuta la struttura principale ovvero il Policlinico. Al “San Marco” manca ancora, peraltro, il pronto soccorso che, a nostro avviso,  avrebbe dovuto già essere aperto contestualmente alla chiusura di quello del “Vittorio Emanuele” e che è di fondamentale importanza, visto che deve servire e mettere in assoluta sicurezza la parte a sud di Catania abitata da 80 mila persone, nonchè la zona industriale dove gravitano migliaia di lavoratori”.

Basti pensare a ciò che è accaduto con l’incendio avvenuto alcuni aggiorni addietro all’inizio della Playa, quando alcuni feriti o intossicati sono stati curati nel già saturo pronto soccorso del “Garibaldi vecchio” quale alternativa più vicina al luogo dell’incidente. Se ci fosse stato già in funzione il pronto soccorso del “San Marco” tutto sarebbe stato più semplice e l’altro punto di emergenza cittadino, oltretutto, non sarebbe andato in sofferenza. Ci appelliamo quindi all’azienda ospedaliera affinchè, nelle more del trasferimento delle attrezzature, tra l’altro in itinere, programmi il completamento del personale di tutte le categorie ed avvii l’iter di apertura del pronto soccorso, per avere una volta per tutte un  polo sanitario d’eccellenza“, continuano dall’Ugl.

“E sull’annuncio del governatore Nello Musumeci e dell’assessore regionale della sanità Ruggero Razza, dell’apertura delle procedure di mobilità e concorsuali di 1600 operatori sanitari, Urzì e Lanteri esprimono compiacimento perchè “si tratta di una richiesta più volte reiterata anche dalla Ugl, che avrà il duplice risultato di far ricongiungere le famiglie permettendo il rientro di tanti siciliani e, contestualmente, il  rafforzamento degli organici ospedalieri. Un ottimo passo in avanti, ribadiscono i due sindacalisti, ma ci auguriamo che nel contesto si individui un percorso ben definito anche a tutela dei lavoratori delle aziende private che operano oggi nei reparti e che meritano la programmazione di un percorso chiaro di inserimento, perchè rischiano di perdere il posto di lavoro”.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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