L’Ordine dei medici di Palermo ha festeggiato a Villa Magnisi i 70 nuovi medici appena iscritti che hanno prestato il loro giuramento di Ippocrate.
Filo conduttore della cerimonia il nuovo codice deontologico predisposto dall’Omceo e illustrato ai neolaureati in due giornate di corso. La frequenza d’ora in poi, per la prima volta in Italia, sarà obbligatoria per tutti i giovani camici bianchi prima dell’esercizio della professione.
“Se la sanità pubblica funziona è per merito di chi ci lavora e di chi ha sempre messo al centro il benessere delle persone. Politica e giurisprudenza oggi ci mettono davanti a scelte spesso irricevibili tanto da rendere necessaria la ‘riscrittura’ di un codice deontologico in grado di fare conoscere a tutti i professionisti, soprattutto ai più giovani, gli orientamenti del mondo medico e di renderli consapevoli delle loro decisioni. Siamo in tempi difficili per la sostenibilità della sanità, che spesso ‘consuma’ pesantemente risorse umane con ordini di servizio e decisioni gravose e restrittive che tolgono tempo prezioso alla cura dei pazienti. Vi troverete a dare molto di più di quanto riceverete, ma l’ascolto di chi sta male e la formazione continua saranno le due direttrici del vostro lavoro. L’Ordine sarà sempre la vostra seconda casa, non abbiate imbarazzo a chiedere consigli in momenti difficili“. Questo il messaggio ai giovani medici del presidente dell’Ordine Toti Amato.
A dare il benvenuto ai nuovi iscritti il vice presidente dell’Omceo Giovanni Merlino, che ha sottolineato l’importanza del giuramento e delle due giornate dedicate al nuovo Codice. “Un’occasione per conoscersi e presentare composizione e funzioni dell’Ordine“. Ma anche per ribadire quanto la figura del medico, nel corso degli anni, abbia perso la sua autorevolezza.
“Il paziente che si affida a ciarlatani o al dottor google ne sono una prova concreta. Il problema è quando la sfiducia arriva a trasformarsi in aggressione fisica e verbale. C’è un aspetto subculturale e un imbarbarimento civile ormai generalizzato: si picchia il medico, ma anche l’insegnate e le forze dell’ordine. Forse c’è un problema anche all’interno della nostra categoria che investe chi ha perso di vista il ruolo umano e sociale di una professione, che è insostituibile. Siate orgogliosi, anche quando vi opporrete a indirizzi politici, lontani dall’etica delle vostre funzioni. Ecco perché l’Ordine ha voluto raccogliere in un sorta di vademecum gli orientamenti generali della professione“.
Ma il futuro lascia sperare bene. Giulia Catalisano, appena iscritta alla scuola di specializzazione in Anestesia e Rianimazione, pensa che fare il medico significa “garantire a tutti le stesse cure” e lancia anche una proposta all’Ordine: “Queste due giornate di corso ci hanno dato informazioni pratiche importanti, soprattutto in termini di responsabilità. Abbiamo acquisito consapevolezza sulle possibili ricadute di una scelta medica decisa in condizioni soprattutto di emergenza. Sarebbe efficace realizzare un corso simile anche dopo la specializzazione, ma sul fronte dell’occupazione per avere indicazioni e suggerimenti sui percorsi possibili“.
Ad accogliere i neoiscritti, anche il direttore amministrativo Teresa Vaiarelli e i componenti del consiglio direttivo dell’Omceo, Luigi Galvano, Rosario Leone, Maria Silvana Muscarella, Luigi Tramonte, e i componenti del collegio revisore dei conti, Daniela D’Angelo (presidente), Giorgio Picone e Salvatore Porrovecchio.
Dopo il solenne giuramento, hanno chiuso la cerimonia i consiglieri, donando ai neo laureati il loro primo camice bianco, un piccolo caduceo, e copie del nuovo codice deontologico e del giuramento di Ippocrate.