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Obesità: perché è difficile da combattere e a chi ci si può rivolgere in Sicilia?

L’OMS ha definito l’obesità la nuova epidemia del secolo. Si tratta di una malattia molto diffusa ed in forte crescita che interessa tutti i paesi industrializzati. Un soggetto si definisce obeso quando il suo indice di massa corporea (BMI) è superiore a 30, o il suo peso eccede di più del 20% rispetto al peso ideale. Nel nostro paese questa malattia colpisce il 10% degli adulti e il 15% dei bambini. L’obesità in Italia è cresciuta del 25% negli ultimi 5 anni: se 5 anni fa 75 persone su 1000 erano obese, oggi sono salite a 100. L’incidenza della malattia nei bambini (15%) unita al fatto che, sempre secondo le statistiche, più dei 2/3 dei bambini obesi saranno adulti obesi, ci dice che il trend di crescita è invariato e dunque ancora poco di veramente efficace si sta facendo per combatterla. Di questo passo la prossima generazione, che diventerà adulta tra 10 anni, potrà contare su un numero di obesi pari circa al 15%.

In Italia sono state varate campagne di prevenzione, a più riprese, dal Ministero della Salute, ma anche in Italia i risultati sono stati deludenti; e specialmente nei bambini l’obesità continua a crescere in maniera allarmante. Oggi la Sicilia, prima regione in Italia, si è dotata del Progetto FED (Formazione, Educazione, Dieta) che già sta dando ottimi risultati nella costituzione di una “rete” che si occupa, a vari livelli della popolazione, di promuovere “lo stile mediterraneo”: corretta alimentazione ed attività fisica.

Viene da chiedersi, però, perché questa patologia sia così difficile da combattere. I dati parlano chiaro: il 90% degli obesi (ma anche dei sovrappeso) che intraprende una cura dimagrante (di qualunque tipo!) non riesce a mantenere i risultati raggiunti e spesso peggiora la situazione riprendendo i chili persi con gli interessi.

Dottore Pietro Di Fiore

Dottore Pietro Di Fiore

La risposta sta nelle cause – spiega il dottore Pietro Di Fiore, specialista in medicina dello sport e scienze dell’alimentazione –  o meglio nei fattori che scatenano il progressivo e incontrollabile aumento di peso, i quali agiscono a più livelli simultaneamente e sono molto potenti: per sconfiggere l’obesità, bisogna agire in maniera multidisciplinare su tali fattori. Questo approccio “globale” è molto recente ed in Italia non è stato ancora recepito e messo in atto se non da pochissimi Centri. Per sconfiggere questa malattia non basta un dietologo, ma occorre una equipe che possa agire sui diversi fattori che scatenano l’obesità. Uno degli ostacoli più grandi che frena lo sviluppo di queste terapie è dovuto al fatto che l’obesità è una malattia orfana: troppo spesso viene sottovalutata e non viene perciò affrontata fin dalle sue origini, che sono sempre futili e subdole. Guarire dall’obesità non è semplice, ma sarebbe già un successo molto importante se tutti capissero che esiste un solo sistema per guarire, e questo sistema è ben diverso da una semplice dieta, una pillola o un intervento chirurgico“.

In Sicilia sono pochissime le strutture pubbliche che agiscono in tal modo e una di queste è il Centro per la Prevenzione e Cura dell’Obesità dell’ASP di Palermo, il cui responsabile è proprio il dottore Pietro Di Fiore, specialista in medicina dello sport e scienze dell’alimentazione.

E’ importante modificare lo stile di vita – aggiunge Di Fiore – migliorando la propria alimentazione (in senso quali-quantitativo) ed intensificando l’attività motoria. La sedentarietà è, infatti, un fattore determinante dello sviluppo del sovrappeso e della probabile conseguente obesità“.

Dal 2000, con la collaborazione dei Medici di famiglia e le altre strutture sanitaria della Provincia, nel Centro dell’ASP sono state eseguite più di 10 mila prestazioni su pazienti con concomitanti patologie correlate (cardiopatie, ipertensione, diabete, dislipidemie, diabete, tumori), molti di questi pazienti hanno raggiunto il peso “accettabile”, quello stato di forma, cioè, dove i fattori di rischio sono trascurabili.

Oggi più che mai, quando la “diet industry” pubblicizza metodi dimagranti semplici ed immediati, è necessario rivolgersi a strutture qualificate ed accreditate come quelle pubbliche, aggiunge Di Fiore”.

Il Centro si avvale anche della collaborazione U.O.C. di Medicina Interna dell’ARNAS, diretto dal professore Salvatore Corrao, dell’Ospedale dei Bambini ed è Centro di riferimento regionale per l’obesità pediatrica per il Progetto regionale FED.

Oggi alcuni presidi ospedalieri hanno attivato strutture che si occupano a vario titolo di obesità, ma il Centro dell’ASP rimane il riferimento sicuro per quelle persone che, negli anni, si sono rivolte ad esso per avere assistenza specialistica nel trattare una delle patologie emergenti in questi anni.

Nel Centro per la Prevenzione e Cura dell’Obesità è possibile accedere semplicemente telefonando all’ufficio accettazione CUP dell’ASP di Palermo, con la richiesta di visita specialistica dietologica redatta dal proprio medico di medicina generale o dal PLS. I pazienti presi in carico vengono seguiti mensilmente e sottoposti periodici controlli ematologici; a tutti, viene prescritto un personale schema alimentare e suggerito un adeguato programma di attività motoria. Sotto il Coordinamento del Centro, e del dottore Di Fiore, sono stati effettuati alcuni interventi di screening e di educazione alimentare nelle popolazioni scolastiche i cui dati sono stati oggetto di pubblicazioni scientifiche. Il Centro ha collaborato con il Centro per lo studio dell’Obesità dell’Università di Milano, diretto dal professore Michele Carruba e con il Dipartimento dell’età evolutiva dell’Università di Parma, diretto dal professore Sergio Bernasconi.

di Veronica Gioè
© Riproduzione Riservata
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