Una professione in continuo divenire quella degli infermieri, ed il codice Deontologico si rinnova per stare al passo con i tempi. Dall’ultima versione del 2009 la regolamentazione della professione ha subito un enorme cambiamento, basti pensare al passaggio da Collegio ad Ordine Professionale con una modificazione dei ruoli e delle responsabilità. Il Codice deontologico, in Italia, è un vademecum che detta le regole di condotta e di indirizzo etico della professione infermieristica, costituendone il fondamento e la natura nell’attività professionale.
L’iter innovativo nella realizzazione del nuovo Codice ha visto la messa a punto di un testo da parte di una commissione FNOPI (Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche) con possibilità di consultazione pubblica on line da parte di infermieri ed associazioni e società infermieristiche per eventuali nuove modifiche. Successivamente sono state avviate consultazioni con giuristi, eticisti, bioeticisti, rappresentanti ufficiali delle religioni (cattolica, ebraica, islamica, buddista, shintoista ecc).
Approvato dai 102 presidenti degli Ordini regionali nel Consiglio Nazionale è stato redatto grazie anche ad un processo partecipato dal basso. Infatti, associazioni di pazienti e cittadini, hanno potuto far sentire la propria voce attraverso la Consulta permanente FNOPI delle Associazioni di pazienti.
Quasi tutte le associazioni sono state consultate tra cui AVIS, Cittadinanzattiva, ADMO, AIL, AISM, APMAR, Europa Donna Italia, FAVO, FederASMA e ALLERGIE Onlus, LILT e molte altre. Grazie al loro contributo, insieme a quello di esperti della professione, il codice ha potuto così assumere un valore di impegno morale nei confronti di cittadini, associazioni, pazienti e professionisti stessi.
Al passo con la crescita della professione il nuovo Codice Deontologico degli infermieri ne riconosce l’autonomia decisionale affermando che “l’infermiere agisce sulla base del proprio livello di competenza e ricorre, se necessario, all’intervento e/o alla consulenza di infermieri esperti o specialisti, presta consulenza ponendo le sue conoscenze e abilità a disposizione della propria, delle altre comunità professionali e delle istituzioni” e, in un’ottica di gestione del paziente sempre più multidimensionale e multidisciplinare, dato l’andamento demografico nel nostro paese, ribadisce l’importante dell’ interazione e dell’integrazione intra e interprofessionale per poter rispondere ai bisogni di salute del cittadino.
11 articoli su 53 riguardano inoltre la relazione di cura con il paziente, dalla gestione del dolore alle nuove norme in tema di privacy, dall’assistenza ai minori alle cure nel fine vita, senza trascurare l’importanza del segreto professionale. Management, ricerca clinica, obblighi di formazione ed educazione continua e libera professione sono solo alcuni degli argomenti che più che mai in questo periodo storico riguardano la crescita professionale degli infermieri e ai quali il nuovo codice ha dedicato ampio spazio.
Nell’era digitale e dei social media il codice morale e comportamentale dei professionisti prevede inoltre che gli infermieri si impegnino a tutelare la riservatezza degli assistiti facendo attenzione a non pubblicare dati e immagini che possano ledere i pazienti e lo stesso decoro della professione infermieristica.
Il nuovo Codice chiarisce il dovere dunque dell’infermiere di prendersi cura della persona assistita, nel rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza, delle sue scelte di vita e concezione di salute e benessere, senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento di sessualità, etnica, religiosa e culturale. E in questo di astenersi da ogni discriminazione e colpevolizzazione nei confronti di chi incontra nel suo operare.
Le norme deontologiche contenute nel Codice sono vincolanti per tutti gli iscritti agli Ordini e la loro inosservanza è sanzionata dall’Ordine professionale tenendo conto della volontarietà della condotta, della gravità e della eventuale reiterazione della stessa, in contrasto con il decoro e la dignità professionale.
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Nuovo Codice Deontologico dell’infermiere 2019