E’ arrivato il sì da Roma per la nuova rete ospedaliera in Sicilia. Parere positivo, dunque, alla decurtazione di 196 primariati e all’incremento di 1.700 posti letto. Il decreto che l’assessorato alla Salute di Ruggero Razza deve ancora definire dovrebbe, quindi, aprire ai concorsi e comportare oltre cinquemila nuovi posti di lavoro nella sanità siciliana.
A Catania e provincia è confermata l’autonomia dell’ospedale di Giarre che si stacca da Acireale, tornando ad essere presidio e riconquistando il pronto soccorso.
Confermato anche l’assetto del precedente piano, l’ospedale Cannizzaro, il Garibaldi e il Policlinico saranno i tre Dea (Dipartimenti d’Emergenza e Accettazione) di secondo livello, mentre quelli di primo livello saranno l’ospedale di Gravina di Caltagirone e l’ospedale di Acireale.
Presidi di base, oltre a quello di Giarre saranno quelli di Biancavilla e Paternò che quindi eviteranno la chiusura, mentre la struttura di Militello Val di Catania diventa struttura in zona disagiata.
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