“Nonostante i ripetuti atti di violenza nei confronti del personale sanitario in servizio nei PP. OO. aziendali e nonostante le precedenti note inviate, si intende rimarcare l’ennesimo atto di violenza avvenuto ieri, nei confronti del personale medico del Pronto Soccorso Ostetrico/Ginecologico del
P.O. “Ingrassia” di Palermo“, affermano il segretario CIMO Asp Palermo, Angelo Collodoro e il vicesegretario Sandro Tomasello .
“L’aggressione al personale sanitario rientra tra gli eventi sentinella, identificati dal Ministero della Salute, e per tali eventi è necessaria l’identificazione delle cause profonde, responsabili del loro accadimento“, aggiungono.
“Ciò al fine di evitare che si verifichino nuovamente in futuro. Alla luce di quanto accaduto, risulta incomprensibile la scelta di sopprimere la postazione fissa di vigilanza armata, in vicinanza del Pronto Soccorso Ostetrico/Ginecologico del P.O. “Ingrassia”; tale decisione ha sicuramente incrementato i rischi di aggressione, nei confronti del personale sanitario, nonché i rischi di azioni legali dello stesso nei confronti dell’azienda e per le quali ogni iscritto CIMO verrà assistito, in caso di rivalsa (contro eventuali responsabili di abbassamento ingiustificato delle barriere protettive nei confronti dei rischi di aggressione)” proseguono Collodoro e Tomasello.
“La scrivente O. S. certa che, in seguito ai precedenti episodi di violenza, l’azienda abbia eseguito un’attenta analisi delle cause profonde attraverso indagini di valutazione reattiva del rischio (RCA), e visto il ripetersi di tali eventi avversi, nonostante la loro analisi, chiede un incontro urgente, con la
direzione aziendale, al fine di poter offrire, nell’ottica di una piena collaborazione tra le parti, il proprio contributo nell’identificazione di criticità, in atto sommerse, presenti nei Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri aziendali” concludono il segretario e il vicesegretario CIMO Asp Palermo.