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L’obesità di grado severo nelle madri con diabete pregestazionale, incrementa il rischio di disturbi psichiatrici nella prole

Di Domenico Greco

Dirigente Medico U.O.C.  “Malattie Endocrine, del Ricambio e della Nutrizione” – P.O. “P. Borsellino” Marsala (ASP Trapani).

I bambini nati da madri diabetiche gravemente obese, secondo i risultati di un ampio studio di coorte appena pubblicato su JAMA Network Open (Kong L, et al.,  febbraio 2020), possono avere un aumentato rischio di sviluppare disturbi psichiatrici.

Gli autori si sono chiesti se differenti tipi di diabete materno (pregestazionale insulino-trattato, pregestazionale di tipo 2 o gestazionale non insulino-trattato), già  per se o in relazione con vari gradi di obesità eventualmente coesistenti (valutati attraverso il Body Mass Index materno), potessero essere associati ad un incrementato rischio di disordini psichiatrici nella prole. Per rispondere a questo quesito hanno esaminato i dati dei registri nazionali Finlandesi  riguardanti circa  650.000 nati vivi tra il 2004 e il 2014 ed hanno da essi estrapolato  le successive diagnosi di ordine psichiatrico e/o le prescrizione di farmaci psicotropi che hanno interessato questi bambini.

Tra i nati vivi,   4.000 feti (0,62%) risultavano essere stati esposti ad un diabete pregestazionale materno insulino-trattato, 3.724 (0,57%) ad un diabete di tipo 2 e  98.242 (15,18%) ad un diabete gestazionale. Nel  successivo periodo di osservazione, 34.892 bambini (5,39%) sono stati interessati da disturbi dello sviluppo neurologico o di tipo psichiatrico.

Il diabete, nelle madri gravemente obese (BMI > 35 kg/m2),  risultava più frequentemente correlato a disturbi psichiatrici nei bambini, con un impatto progressivamente decrescente nelle madri con diabete pregestazionale insulino-trattato, quindi nelle madri con diabete tipo 2 non trattato con insulina e infine nel diabete gestazionale. Al contrario, la presenza del solo diabete nelle madri di peso normale non era associata a disturbi psicopatologici nei loro bambini. I disturbi evidenziati  con maggiore frequenza  erano quelli dell’umore,l’ autismo, l’ ADHD e  quelli del comportamento.

Quindi, il rischio più elevato di sviluppare  turbe psichiatriche si sviluppa nella prole di  madri  gravemente obese con diabete pregestazionale  insulino-trattato (verosimilmente quelle con compenso peggiore e con il peggior grado di iperinsulinemia/insulinoresistenza).

Ancora una volta emergono dati dalla letteratura che evidenziano come una cattiva salute materna, possa determinare effetti deleteri a medio e lungo termine sulla prole.  Se già consistenti sono i dati relativi alle problematiche metaboliche e cardiovascolari dei nati da madre diabetica, crescenti sono quelli inerenti  le problematiche neuro-psichiatriche.

Questo studio, seppur con grossi limiti metodologici, ha il merito di ampliare le nostre conoscenze sull’argomento e di  enfatizzare  il ruolo negativo attribuibile all’obesità materna, specie se di grado severo.  I risultati riportati, possono avere importanti  implicazioni per la promozione di un  counseling pregravidico, sempre più volto alla prevenzione e al trattamento del l’obesità,  attraverso la promozione di uno stile di vita sano nelle future madri con diabete già noto o a rischio di svilupparlo.

In conclusione, si può ribadire con forza, che ogni intervento rivolto oggi alla promozione della salute materna non può non tradursi inevitabilmente in un  opera di prevenzione nei confronti delle future generazioni.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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