Ad oggi L’OMS ha confermato 98.794.942 casi di contagi da Covid-19 in tutto il mondo, con 2.466.813 casi in Italia. Mentre la maggior parte delle persone con Covid-19 sviluppa solo una malattia lieve (40%) o moderata (40%), circa il 20% sviluppa una malattia grave che richiede il supporto dell’assistenza
ospedaliera.
Tra le complicazioni riscontrate troviamo: l’insufficienza respiratoria, sindrome respiratorio acuto,
sepsi e shock settico, tromboembolia e / o insufficienza multiorgano, inclusi danno renale acuto e
danno cardiaco. Nel caso di contagio da Covid-19, l’età avanzata, il fumo e le malattie croniche non
trasmissibili sottostanti, come diabete, ipertensione, malattie cardiache, malattie polmonari
croniche e cancro, sono stati segnalati come fattori di rischio per complicazioni del quadro clinico e
morte del paziente.
In molti soggetti, anche non gravi e non con pregresse patologie, al termine del periodo acuto della
malattia, presentano una serie di sintomi debilitanti. I dati forniti dagli studi scientifici in follow up,
mostrano come i pazienti che abbiano avuto una prognosi di Covid-19 da moderato a severo (circa
il 60% dei casi totali), portino conseguenze come: riduzione della funzione respiratoria da danno
polmonare, astenia, difficolta a camminare, dolori muscolari ed articolari, vertigini, debolezza
muscolare, problemi cardiocircolatori e multiorgano. Questi effetti a lungo termini sono definiti
come sindrome post Covid-19.
Al problema della sindrome da post Covid-19 si associano le malattie croniche che l’OMS definisce
come “problemi di salute che richiedono un trattamento farmacologico terapeutico continuo
durante un periodo di tempo da anni a decadi”. Queste sono caratterizzate da evoluzione
progressiva e da necessità di assistenza, prolungata e rappresentano la principale causa di morte e
di invalidità della popolazione mondiale.
La prevenzione e il controllo delle malattie croniche sono una priorità di salute pubblica
ampiamente riconosciuta dall’OMS e dalle altre organizzazioni a livello internazionale e nazionale.
Se si associano i due ambiti, si capisce come il problema post Covid si ripercuota non solo sulla
persona, ma anche a cascata sulla vita lavorativa ed economica del paese. Perciò la gestione della
persona/paziente affetta da sindrome post Covid-19 con o senza patologie annesse, rappresenta la
nuova sfida sanitaria che si dovrà affrontare una volta che l’emergenza sarà passata.
di Dario Cerasola
© Riproduzione Riservata
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