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La Sicilia centro dell’innovazione sanitaria, sfide su sostenibilità e riforme. Volo: “Serve un cambiamento radicale” CLICCA PER IL VIDEO

La Sicilia al centro del Mediterraneo non solo per la sua posizione geografica, ma anche come punto di riferimento per l’innovazione e la ricerca sanitaria: è questa la sfida lanciata dal “Forum Mediterraneo in Sanità, che si è tenuto a Palermo. Un’occasione per fare il punto su sostenibilità, digitalizzazione e riforma del sistema sanitario regionale, mentre l’Isola continua a lottare contro le criticità nell’accesso ai servizi e la carenza di risorse. I lavori sono stati coordinati da Vasco Giannotti, presidente del Forum Risk Management in Sanità, e da Massimiliano Maisano, dirigente responsabile Gestione degli investimenti dell’assessorato regionale della Salute.

Presenti all’evento, Giovanna Volo, assessore regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, dirigente generale del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, Francesco Franceschi presidente Items associazione Italian Emergency Medicine Schools.

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“L’obiettivo che abbiamo nel più breve tempo possibile, anche perché abbiamo delle scadenze precise, è quello di portare nella nostra regione un cambiamento radicale: l’assistenza sanitaria che verrà offerta dal territorio sarà piena e capace di rispondere ai bisogni di sanità di bassa intensità di cura e questo significa ridare agli ospedali il loro ruolo senza che ci siano nè lunghe attese nè lunghi tempi in condizioni di grande disagio e soprattutto che verso gli ospedali si rivolga una domanda adeguata”. Così l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, a margine dell’incontro.

“Quello che vogliamo fare insieme alle direzioni strategiche delle direzioni sanitarie e ai nostri fornitori di informazioni è trovare il modo di cominciare un ragionamento molto tecnico e consapevole di quello che sarà il nostro futuro – aggiunge l’assessore Volo – C’è un piano estremamente dettagliato dei progetti sanitari che verranno attuati nelle strutture che si stanno definendo, come le case e gli ospedali di comunità e le centrali operative territoriali (Cot) nelle quali troveranno spazio tutto ciò che è alta tecnologia e digitalizzazione. Noi puntiamo all’assistenza di massima prossimità anche se possibile a domicilio per i pazienti”.

Sul tema dell’innovazione tecnologica, Salvatore Requirez, dirigente generale del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica affermano: “Stiamo lavorando per un approccio più tempestivo e puntuale alle cure. Non esiste però ancora una definizione di tariffe. Il problema risiede quindi nella compatibilità clinica rispetto ai bisogni dell’utente e ad una corretta remunerazione”.

di Riccardo Vaccaro
© Riproduzione Riservata
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