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La riabilitazione post Covid: la nuova sfida per il sistema sanitario

Identificazione, trattamento e supporto. Queste sono le fasi delle persone che vengono infettate dal
virus Covid-19. Se per le prime due, il sistema Stato, cerca di contrastare la diffusione con limitazioni, vaccini, e trattamenti curativi per le persone colpite maggiormente, oggi tuttavia, siamo agli albori di una nuova sfida d’affrontare: il supporto nel post Covid.

In Italia ed in Sicilia le persone guarite dal Covid sono rispettivamente 2.6milioni e 142.000, e la nuova sfida che il sistema sanitario deve affrontare sarà il rispristino a pieno della salute delle persone che sono state affette dal Covid.

Sindrome da Long Covid

Come ormai sappiamo, il virus, produce effetti negativi che riguardano molti aspetti fisiologici del corpo umano, compromette il sistema respiratorio, cardiocircolatorio, sistema muscolare ed anche la sfera emotiva, in particolare, le manifestazioni residue dopo l’infezione del virus Covid-19 (sindrome da Long Covid) sono variabili e dipendono soprattutto dallo stadio di complessità nella fase acuta e dalla situazione clinica pregressa e dal livello di fragilità del paziente.

Nella sindrome da “Long Covid” bisogna sottolineare come vengano riscontrate frequentemente danni a livello polmonare, evidenziabili per diversi mesi, inoltre, fatica, affanno per attività minimali, difficoltà attentive, insicurezza, ansietà e disturbi del riposo notturno, rientrano nel quadro  disabilitante residuo.

La riabilitazione

Si possono distinguere tre macro aree di riabilitazione nel recupero della salute e della qualità della
vita: respiratoria, motoria e neuropsicologica. La respiratoria si basa sull’esecuzione di regolari esercizi di ginnastica volta alla riduzione dell’impatto che la malattia produce sulla qualità di vita della persona.
La motoria, si intende un iter rieducativo a medio e lungo termine volto a miglioramento della qualità della vita. In particolare il trattamento mira al ripristino dei parametri di forza, resistenza muscolare, vascolarizzazione e rilassamento.

La neuropsicologica, agisce sull’aspetto cognitivo andando a ristabilire l’orientamento temporale e
spaziale, nonché a diminuire le fasi confusionali spesso seguite da agitazioni. In conclusione, la complessità del quadro clinico pre, in e post acuto, spesso accompagnato da patologie come quelle croniche, evidenzia la criticità dell’impatto del Covid sulla persona. Di conseguenza il sistema sanitario, deve assumere un ruolo. primario nell’attuare progetti volti alla creazione di ambulatori e strutture ad hoc per affrontare il piano recupero della qualità della vita nei pazienti post-Covid.

di Dario Cerasola
© Riproduzione Riservata
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