La menopausa è un processo biologico naturale proprio della vita di ogni donna che viene riconosciuto dopo 12 mesi di assenza della mestruazione, ovvero di amenorrea continua.
Spesso l’insorgenza della menopausa è preceduta da una fase di transizione, meglio conosciuta come fase climaterica o perimenopausa, inizia in media tra i 45 e i 55 anni e dura circa 7 anni, anche se non sono rari i casi in cui essa possa durare fino a 14 anni. Durante questa condizione il corpo inizia a subire diversi cambiamenti in risposta a livelli inferiori di:
- estrogeni
- progesterone
- testosterone
- ormone follicolo-stimolante (FSH)
- ormone luteinizzante (LH)
A comportare l’insorgenza dello stato menopausale, oltre il raggiungimento dell’età, può anche essere un fattore influente la funzionalità dell’apparato genitale, come ad esempio un’isterectomia o la rimozione chirurgica delle ovaie, che producono ormoni.
I sintomi
Nei mesi o negli anni precedenti alla menopausa (perimenopausa), per la maggior parte delle donne è possibile che si verifichino questi segni e sintomi:
- Mestruazioni irregolari
- Secchezza vaginale
- Vampate di calore
- Brividi
- Sudorazioni notturne
- Problemi di sonno
- Cambiamenti di umore
- Aumento di peso e metabolismo rallentato
- Capelli diradati e pelle secca
- Perdita di pienezza del seno
Le potenziali complicazioni
Dopo la menopausa, non sono rari i casi in cui aumenta il rischio di determinate condizioni mediche:
- Malattia cardiaca e dei vasi sanguigni (cardiovascolari)
- Osteoporosi. Durante i primi anni dopo la menopausa, si può infatti perdere la densità ossea ad un ritmo rapido, aumentando il rischio di fratture della colonna vertebrale, fianchi e polsi
- Atrofia vulvovaginale e Incontinenza urinaria. Poiché i tessuti della vagina e dell’uretra perdono elasticità oltre ad aumentare il rischio di incontinenza, potrebbe incrementare anche la frequenza di infezioni del tratto urinario.
- Funzione sessuale:dispareunia e perdita della libido. La secchezza vaginale determinata dalla perdita dell’equilibrio ormonale può causare disagio e lieve sanguinamento durante i rapporti sessuali.
- Rallentamento della funzione metabolica e Aumento di peso.
Per venire incontro a tali disturbi Il trattamento principale dei sintomi della menopausa è la terapia ormonale sostitutiva (HRT), sebbene altri trattamenti siano disponibili ed efficaci per tale scopo.
Ad oggi possono essere distinti due tipi principali di terapia ormonale sostitutiva:
- HRT combinata (estrogeno e progestinico) – per le donne che avvertono i sintomi della menopausa e con utero in sede (l’estrogeno assunto da solo può altrimenti aumentare il rischio di tumore dell’utero)
- HRT con soli estrogeni – per le donne che hanno subito un intervento di isterectomia.
Entrambi i tipi disponibili in compresse, cerotti, gel o impianti.
La terapia ormonale sostitutiva è estremamente efficace nell’alleviare i sintomi della menopausa, specialmente le vampate di calore e la sudorazione notturna, ma ci sono una serie di effetti collaterali, tra i quali cefalea e sanguinamento vaginale. In alcune donne è anche associato ad un aumentato rischio di coaguli di sangue e cancro al seno. Alcuni studi limitati hanno sostenuto l’uso di rimedi erboristici per i sintomi della menopausa causati da carenza di estrogeni.
I fitoestrogeni, tra i più comuni rimedi naturali, sono composti vegetali naturali che possono imitare gli effetti degli estrogeni nel corpo, e pertanto, aiutare a bilanciare gli ormoni.
L’elevata assunzione di fitoestrogeni in paesi asiatici come il Giappone è infatti considerata la ragione per cui le donne in menopausa in questi luoghi raramente sperimentano vampate di calore.
Tra gli alimenti ricchi di fitoestrogeni possono essere evidenziati la soia, il tofu, i semi di lino, i semi di sesamo e i fagioli.