Sono in aumento, purtroppo, le denunce di infortunio sul lavoro. Secondo i dati dell’INAIL nel primo trimestre 2019 sono state 157.715 (+1,9% rispetto allo stesso periodo del 2018), 212 delle quali con esito mortale (dato invariato rispetto al primo trimestre dell’anno scorso). La Sicilia, purtroppo, segue il trend nazionale.
Per arginare gli infortuni e le malattie professionali è stato approvato il “Piano Nazionale della Prevenzione in Edilizia” (che è parte integrante del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2019) che vede la Regione Siciliana a capo del coordinamento assieme alla Regione Toscana.
Il Piano prevede azioni di controllo da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie, ma anche assistenza, informazione e formazione nel settore dei cantieri edili. In particolare si punta a promuovere l’adozione di buone prassi e percorsi di responsabilità sociale da parte delle imprese, nonché la promozione di soluzioni tecnologiche innovative e preventive.
La Regione Siciliana con la Regione Toscana hanno provveduto a gestire il lavoro della cabina di regia nazionale, composto dai referenti delle altre Regioni, che con INAIL, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Rete delle Professioni Tecniche ha promosso la realizzazione del Concorso Nazionale “Archivio delle Buone Pratiche per la salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili”.
Tra gli obiettivi c’è la creazione di un archivio di buone pratiche e procedure di sicurezza che possano essere attuate e poi condivise per prevenire gli infortuni nei cantieri, favorendo anche la diffusione di soluzioni innovative per garantire la sicurezza dei lavoratori.
“E’ un progetto che dimostra quanta rilevanza stiamo assegnando al tema del rispetto della tutela dei lavoratori – dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza –. Il coordinamento del Piano Nazionale Edilizia affidato alla Regione Siciliana è certamente un riconoscimento importante, ma anche una responsabilità che rientra nelle tante attività di promozione dei corretti stili di vita e della sicurezza. Va detto, infatti, che le buone pratiche, se adeguatamente applicate, possono contribuire in modo significativo all’abbattimento degli infortuni e delle malattie professionali”.
Al concorso possono partecipare le imprese del settore edilizio, i coordinatori per la sicurezza nei cantieri e gli enti pubblici: fino al 22 novembre 2019 sarà attiva sul sito di Inail la procedura online per partecipare alla selezione, articolata in tre fasi da eseguire in un’unica sessione.
Un Comitato tecnico-scientifico valuterà le proposte pervenute per individuare i finalisti da sottoporre alla giuria, composta da rappresentanti degli enti promotori ed integrata da esponenti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico.
Per ogni categoria saranno premiate le prime tre buone pratiche ritenute migliori, che saranno presentate nel corso delle giornate della sicurezza in edilizia organizzate da Inail e Regioni e potranno essere pubblicate su riviste di settore.
Gli elaborati premiati potranno essere trasmessi alla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro per la procedura di validazione come “Buone Prassi”. Tutti i lavori riconosciuti di interesse concorreranno, comunque, alla creazione dell’archivio.
Le informazioni relative al concorso sono consultabili sul sito di INAIL (www.inail.it) e delle Regioni (www.prevenzionecantieri.it).