Il diabete è una delle malattie cronico-degenerative più diffuse nel mondo ed è gravato da molteplici complicanze che hanno un impatto significativo sulla durata e sulla qualità della vita delle persone affette da tale patologia.
Basti ricordare che in Italia ne sono noti oltre 4 milioni di casi, senza considerare i non diagnosticati e i prediabetici, per comprendere le dimensioni del fenomeno. Purtroppo mancano ad oggi i dati epidemiologici certi nella regione Sicilia.
L’assistenza erogata per il diabete rappresenta una delle voci più rilevanti nel bilancio dello Stato e della Regioni, stretta fra i bisogni delle persone affette dalla malattia e la limitatezza delle risorse economiche.
Per superare tale limitazione è d’obbligo raccogliere sistematica-mente informazioni puntuali sui flussi assistenziali e sulla spesa strettamente correlata con la cura del diabete al fine di disporre di dati di riferimento cardinali per lo sviluppo di pro-grammi volti a migliorare l’assistenza, garantendo nel contempo la sostenibilità economica.
Tuttavia, occorrono ancora molti sforzi per conseguire un target di qualità circa la prevenzione integrata, la diagnosi precoce e il trattamento delle malattie croniche non trasmissibili, di cui fa parte il diabete mellito, mentre si discute da più parti circa l’indispensabilità di un approccio integrato, incentrato sul paziente, e in grado di prevenire le complicanze, prevalentemente croniche, che rappresentano, tra l’altro, gli aspetti più onerosi per il sistema sanitario nazionale.
D’altra parte esistono molteplici strategie terapeutiche innovative che potrebbero incidere fortemente sulla riduzione della spesa sanitaria, intesa come prevenzione delle complicanze tardive del diabete che rimane la prima causa di amputazioni, cecità, dialisi e morte cardiovascolare.
Quest’anno, per le motivazioni sopra esposte, nel 3° Congresso Congiunto AMD-SID Sicilia si darà particolare rilievo al percorso assistenziale della persona con diabete in relazione al rischio di complicanze.
Le terapie innovative saranno esaminate proprio in relazione ai vantaggi/svantaggi sulla spesa sanitaria. In particolare si affronterà l’utilità delle terapie combinate che mirano non solo agli obiettivi glicemici, ma soprattutto a quelli extrapancreatici e alla possibilità di ridurre il rischio cardiovascolare. Sarà inoltre fortemente evidenziata l’importanza dell’automonitoraggio, conditio sine qua non, se si vuole intraprendere una terapia mirata innovativa.
A tale scopo saranno riesaminate le molteplici linee guida nazionali ed internazionali che sono gemmate nel corso dell’ultimo biennio man mano che i dati della letteratura scientifica hanno evidenziato il grande ruolo dei farmaci innovativi sul miglioramento delle complicanze del diabete e l’importanza della riduzione delle ipoglicemie, ancora oggi prima causa di ospedalizzazione.
Anche l’innovazione tecnologica ha raggiunto dei franchi progressi che hanno nettamente migliorato la qualità di vita delle persone con diabete e pertanto durante il convegno sarà discusso il tema sotto vari aspetti, evidenziando ciò che è già noto e quanto a breve sarà proponibile, sempre nell’ottica della compatibilità con la spesa sanitaria.
La prima giornata si aprirà su temi correlati agli avanzamenti della ricerca nel diabete di tipo 1, che pur se, ad una prima disamina, potrebbe sembrare essere arrivata ad un punto privo di speranze per i giovani diabetici, invero trova una sempre più chiara conoscenza della sua eziologia e vede nell’applicazione della medicina rigenerativa la possibilità nel prossimo futuro di modificare significativamente il decorso del diabete di tipo 1 sin dal suo esordio.
Il convegno sarà aperto ai giovani diabetologi, in quanto classe medica che a breve sostituirà una generazione che ha affermato la diabetologia come branca elettiva per la cura del dia-bete attraverso la creazione dei centri specialistici diabetologici, che hanno dimostrato la loro elevata efficienza. Infatti, oggi, chi viene curato presso un centro diabetologico è certamente una persona con diabete che fruisce di notevoli vantaggi sia in termini di spettanza che di qualità di vita.
La SID e l’AMD Sicilia, nella prospettiva dei percorsi diagnostici e terapeutici integrati, si apriranno alle nuove figure professionali che ruotano attorno alla persona con diabete, come l’infermiere con specifica esperienza diabetologica, il podologo, il dietista, il nutrizionista, lo psicologo, ecc.