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Imparare le lingue: una palestra per il cervello e non solo

Imparare una lingua nuova, diversa dalla propria, può rappresentare una vera e propria sfida per la mente umana, può essere un’operazione più o meno semplice, ma che in ogni caso porterà grandi vantaggi.

Partendo dal cervello, quando si apprende un nuovo idioma, si creano numerose connessioni tra le cellule nervose che attivano varie zone cerebrali. Ciò avviene perché non vi è un emisfero dedicato al linguaggio tout court, ma entrambi sono in comunicazione. Infatti l’emisfero sinistro è deputato alle funzioni di base della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico), mentre il destro riguarda la cosiddetta “linguistica esterna” (prosodia, metafora, contesto, pragmatica, intonazione). Questo sistema prende il nome di modello modulare, il linguaggio è cioè interconnesso, ovvero non si possono astrarre determinate attività senza tener conto di tutte le altre. Speaking, writing, listening, reading, sono tutte abilità fondamentali che contribuiscono ad aumentare la plasticità del cervello. Per questo motivo è dimostrato che chi apprende le lingue riesce più facilmente ad immagazzinare ed elaborare ricordi e dati. Memorizzando sempre nuove informazioni, infatti, la mente si allena ad imparare più velocemente ed essere flessibile, rende cioè multitasking, permettendo di fare più cose contemporaneamente, passare velocemente da un compito ad un altro e ad adattarsi alle situazioni nuove senza troppe difficoltà.

Alcuni studi dimostrano che apprendere una lingua straniera previene malattie quali l‘Alzheimer, protegge dalla demenza senile e dalle condizioni cognitive degenerative in generale. In poche parole, aiuta a mantenere il cervello giovane.

Imparare le lingue insomma, è un vero toccasana per la materia grigia e non solo, sono infatti innumerevoli i vantaggi psicologici che se ne ricavano.

Ogni lingua va di pari passo con la cultura del paese in cui è parlata, dunque conoscere un nuovo idioma significa conoscere una nuova cultura e ciò include la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi, la cucina e la geografia. Una cultura diversa ci aiuterà a pensare diversamente, fuori dagli schemi e ci renderà più aperti al mondo.

Conoscere nuove lingue quindi, aiuta ad uscire dalla propria comfort zone e a mettersi in gioco. Senza dimenticare poi che spesso è una conoscenza richiesta nell’ambito lavorativo e in ogni caso, saper parlare una lingua straniera permette di viaggiare in lungo e in largo senza problemi di comunicazione e comprensione.

Certo, gli esperti suggeriscono di iniziare lo studio delle lingue sin da piccolissimi, dato che in quella fase il cervello è più elastico e permette di imparare più facilmente. Tuttavia, non è mai troppo tardi per accogliere questa sfida e al giorno d’oggi, circondati dalla tecnologia e dai Mass media, non è neanche tanto difficile. Basterebbe infatti guardare un film in lingua originale, magari con i sottotitoli, leggere un romanzo in lingua, ascoltare musica o semplicemente chattare col parente o amico che si trova dall’altra parte del mondo.

di Aurora Chiappara
© Riproduzione Riservata
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