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“Biodiversità e tradizioni secolari ci richiamano costantemente alla responsabilità di avviare un percorso di valorizzazione della Dieta Mediterranea e del nostro ricco patrimonio agroalimentare, la cui qualità è solo il punto di partenza per creare un sistema di regole e di strategie in grado di presidiarne i suoi valori culturali, sociali ed economici”.
E’ con queste parole che Toti Amato, presidente dell’Omceo di Palermo e consigliere della federazione nazionale Fnomceo, annuncia il seminario: “Grano siciliano e salute”.
“La Dieta si fonda sul rispetto per il territorio e la biodiversità, che garantiscono la difesa dei valori identitari del territorio – prosegue -, ma acquisire un regime nutrizionale di stile mediterraneo assicura soprattutto un forte impatto sulla salute e il benessere generale della persona perché diventa uno strumento di sostenibilità e di sicurezza alimentare. Eppure non è ancora compreso pienamente”.
Durante il seminario, che si terrà a Palermo, Messina, Augusta e Catania, diversi gli esperti che esporranno aggiornamenti scientifici e non solo.
La Dieta Mediterranea
Tra questi esperti il professore Giuseppe Disclafani, componente Tavolo Interassessoriale Promozione Dieta Mediterranea, ci spiega perché.
“Nasce da uno studio, chiamato studio delle sette nazioni, dell’inventore della Dieta Mediterranea Ancel Keys, un biologo e fisiologo statunitense trasferitosi in Campania nel dopoguerra – spiega -. Questo studio aveva evidenziato quanto l’aderenza alla dieta mediterranea e, quindi, cibarsi con cereali, frutta, verdura, olio extravergine d’oliva e pesce azzurro induceva una migliore qualità di vita. Soprattutto una minore incidenza delle malattie croniche non trasmissibili quale diabete, malattie cardio circolatorie e tumori. Da questo studio è nata una foltissima letteratura scientifica che ha ulteriormente avvalorato questo concetto”.
Oltre al seminario, si potrà partecipare anche a un corso base di panificazione con pasta madre e grani antichi.
Disclafani spiega che: “La nostra popolazione, non solo siciliana, ma anche italiana, si nutre tantissimo di derivati del grano, quale pasta e pane. Perché panificazione? Perché sappiamo che il panificare non è un gesto semplice. Nasce da due condizioni: la qualità del grano e l’utilizzo del lievito madre”.
Infatti: “Il grano duro, in particolare quello siciliano, ha delle precise caratteristiche benefiche: l’assenza totale di micotossine e un basso indice glicemico, significa che, nei momenti in cui viene ingerito, innalza di poco la glicemia nel sangue rispetto, ad esempio, il grano tenero – specifica –. L’uso del lievito madre, rispetto al lievito di birra, dà dei benefici ulteriori a livello salutistico e di digeribilità”.
Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze base sulla creazione del lievito madre, tecniche di base per la produzione di un impasto per pane e per pizza utilizzando farine biologiche ottenute da grani antichi siciliani.
I destinatari
I destinatari di questo evento sono gli operatori sanitari, professionisti nel settore della ristorazione, cittadini, studiosi e appassionati.
Le iscrizioni, fino esaurimento posti, si potranno fare sul portale dell’Ordine e tramite l’ e-mail: formazione@ordinemedicipa.it.
Gli appuntamenti
21 Settembre – Palermo – Villa Magnisi
28 Settembre – Augusta – Palazzo di Città
05 Ottobre – Catania – Airport Hotel
13 Ottobre – Messina – Sala conferenze Ordine Messina
Il programma
Ore 17.00 Apertura dei lavori
Interventi:
Il grano nella dieta mediterranea
Ipersensibilità al glutine: mito o realtà?
Il grano nella sindrome metabolica
Il grano: non solo salute
Ore 20.00 Test ECM e chiusura dei lavori
Per il corso base di panificazione
Dalle ore 09.00 alle 14.00
21 Settembre 2022 – Ordine dei Medici – Villa Magnisi – Via Padre Rosario da Partanna 22 – Palermo
28 Settembre 2022 – Laboratorio Vescera Bakery & Gourmet – Via principe Umberto 79 – Augusta
05 Ottobre 2022 – Airport Hotel Via San Giuseppe l’Arena 94 – Catania
13 Ottobre 2022 – Istituto Alberghiero IIS Antonello – Località Ritiro Viale Giostra 2 – Messina