È affidabile secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la proiezione secondo cui da fine agosto al primo dicembre in Europa i morti potrebbero arrivare a 236mila a causa del Covid-19.
A parlarne è Hans Kluge, il direttore dell’OMS Europa, che ha espresso preoccupazione anche per la recente “stagnazione” delle vaccinazioni.
Questo dato è “molto preoccupante”, come dice Kluge, anche a causa della mancata vaccinazione delle categorie più a rischio. La crescita dei contagi è dovuta principalmente alla rapida diffusione della variante Delta, all’allentamento delle restrizioni e all’aumento numero dei viaggi e degli spostamenti compiuti durante i mesi estivi.
Tutto questo ha contribuito quindi ad un enorme crescita dei contagi a livello mondiale, destando la preoccupazione di diversi scienziati. I no vax continuano ad essere una delle fonti di maggiore rischio e ansia per l’intera comunità scientifica e non, continuando a non vaccinarsi. Le misure di prevenzione sono l’unica possibilità.
“Dobbiamo essere fermi e risoluti nel mantenere attive le varie misure di protezione, tra cui la campagna d’immunizzazione e l’uso delle mascherine. I vaccini sono il modo più efficace per avviare le riaperture e stabilizzare le economie“, prosegue Kluge.
Il direttore ha aggiunto anche che una terza dose di richiamo del vaccino contro il Covid-19 è un modo per mantenere i più vulnerabili al sicuro e “non un lusso”. “Una terza dose di vaccino non è un richiamo di lusso tolto a qualcuno che sta ancora aspettando un primo vaccino. È fondamentalmente un modo per proteggere i più vulnerabili“.
“Nelle ultime sei settimane – ha sottolineato Kluge – le vaccinazioni sono diminuite del 14%, a causa di una mancanza di accesso ai vaccini in certi Paesi e la mancanza di un’accettazione della vaccinazione in altri“. Ha inoltre esortato ad aumentare la capacità di produzione e a condividere le dosi disponibili mettendo da parte eventuali tentazioni nazionaliste.