Incrementare l’uso dei test salivari per rilevare l’infezione da Covid, da impiegare soprattutto per effettuare tamponi a bambini o disabili che tollerano con grandi difficoltà i tamponi naso-faringeo perché invasivi e fastidiosi. Per questo, con un’interrogazione, il gruppo all’Ars di Attiva Sicilia chiede al presidente della Regione Siciliana e all’assessore regionale alla Salute, lo stato di acquisizione dei tamponi salivari e notizie in merito alla distribuzione territoriale e all’avvio del loro utilizzo annunciata ad ottobre e di cui non si hanno notizie.
“Si tratta di una questione non secondaria nelle doverose attenzioni che dobbiamo ai più fragili – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e componente di Attiva Sicilia – in considerazione di due fattori: il primo è la difficoltà di effettuare questi tamponi invasivi e fastidiosi; il secondo è che sui minori si presenta la necessità di dover effettuare più volte i tamponi a causa dell’insorgere di sintomi sospetti o della positività di un compagno di classe. Per questo rendere più semplice il test sarebbe un ulteriore aiuto nel tracciamento dei positivi, visto che sono stati sviluppati anche tamponi salivari di grande efficacia e affidabilità già in uso in Veneto e Lazio”.