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Contratto sanità privata fermo da 12 anni: lavoratori in stato di agitazione

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Rinnovo del contratto, giusto riconoscimento giuridico ed economico del lavoro svolto e garanzie per continuare ad erogare servizi di qualità”.

Lavoratori e lavoratrici della sanità privata in stato di agitazione: a proclamarlo, ancora una volta, le Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil che hanno organizzato per lunedì, 6 maggio, dalle ore 10 alle ore 14, un nuovo sit-in.

L’assemblea si svolgerà sotto la sede di Palazzo dei Normanni, a Palermo.

Stop a questa vergogna, a questa discriminazione tra i dipendenti della sanità pubblica e quelli della sanità privata  – sottolineano i segretari generali delle tre organizzazioni di categoria, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tangonon è più tollerabile che il contratto nazionale rimanga fermo al palo, il cui effetto, seppur a parità di performanti e fondamentali prestazioni, è quello di produrre, in modo iniquo, lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.  L’invocato rinnovo, dopo 12 anni di attesa, consentirebbe così agli operatori in servizio nelle strutture di essere equiparati alla  stregua dei colleghi impegnati nel pubblico”.

Ecco perché – aggiungono – abbiamo chiesto all’Aiop regionale di adoperarsi presso l’Aiop nazionale (unica sede deputata alla stipula dei contratti collettivi di lavoro) affinché provveda a disporre le opportune risorse finanziarie per soddisfare questa esigenza, non più procrastinabile, anche rispetto all’adeguamento delle piante organiche, mentre all’Assessore alla Salute, Ruggero Razza – concludono Agliozzo, Montera e Tango – ribadiamo la necessità di condividere le nostre rivendicazioni per sostenerle in sede di interlocuzione nei vari livelli istituzionali”.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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