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Blocco assunzioni Asp di Palermo, l’allarme dei sindacati: “Pericolo di un crollo dei servizi”

asp di palermo

Il blocco delle assunzioni rischia di portare al collasso i servizi dell’Asp di Palermo”. A lanciare l’allarme sono Zina Di Franco (Fp Cgil), Gaetano Mazzola (Fp Cisl) e Giuseppe Amato (Uil Fpl) che hanno scritto al manager dell’azienda, Daniela Faraoni, paventando il pericolo di un crollo dei servizi qualora si fermassero le assunzioni.

I lavoratori hanno il sacrosanto diritto di rivendicare davanti alla legge legittime aspettative – dichiarano Di Franco, Mazzola e Amato – ma non si possono attendere i tempi della giustizia per portare avanti il piano di assunzioni. L’azienda deve andare avanti a prescindere dai ricorsi al Tar, rispettando il diritto alla salute dei cittadini”.

Cgil, Cisl e Uil rimarcano come fra qualche mese, in virtù di quota 100, scatterà un esodo di personale che andrà in pensione.

In assenza di nuove unità che sostituiscano questi lavoratori – aggiungono Di Franco, Mazzola e Amato – come si pensa di far funzionare una macchina come l’Asp di Palermo? Il personale restante, oltre a essere sovraccaricato di lavoro, numericamente non sarebbe in grado di far fronte alla gestione di servizi essenziali, con evidente e palese danno per gli utenti”. Cgil, Cisl e Uil chiedono ai vertici aziendali di fare chiarezza sulle scelte da adottare.

Le assunzioni sono indispensabili per non mandare in tilt l’Asp – continuano Di Franco, Mazzola e Amato – il management ci dica cosa intende fare per garantire la presenza di personale necessario a far funzionare adeguatamente l’azienda”.

Di Franco, Mazzola e Amato ricordano come da anni le tre sigle siano in prima linea per la stabilizzazione del personale precario all’Asp. “Sosteniamo da decenni – commentano Di Franco, Mazzola e Amato – che va superata questa stagione di incertezza, per riconoscere il ruolo indispensabile di questi lavoratori. Chiediamo all’assessorato regionale alla Salute di varare un piano completo e appropriato approntato dall’azienda, per stabilizzare tutti i lavoratori attualmente a tempo determinato”.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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