Eccezionale intervento al Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, dove gli “angeli del cuore” del Ccpm hanno salvato la vita ad un bambino svedese di 13 mesi. Anton, questo il suo nome, si trovava nei giorni scorsi in vacanza in città e alloggiava con i genitori in un noto albergo di Taormina. Insieme a lui, il padre, ginecologo di nazionalità svedese e la madre, un ingegnere colombiana. Tutto andava bene sino a quando all’improvviso il bimbo ha iniziato a vomitare sangue dalla bocca (ematemesi).
In arresto cardiaco è così arrivato con il 118 al Pronto Soccorso ed è stato subito trattato dai rianimatori del presidio e dal primario di Rianimazione, dottore Giacomo Filoni e dalla dottoressa Ivana Campanella, anestesista del Ccpm. Il bimbo è stato rianimato e intubato, quindi sottoposto ad una tac torace-addome. A questo punto gli è stata trovata una batteria nell’intestino. Dal racconto dei genitori è emerso che il bambino nei giorni precedenti era stato colto da un attacco febbrile e aveva lamentato un senso di vomito.
E’ emerso da una prima diagnosi che aveva, pertanto, ingoiato una pila e la stessa aveva determinato una reazione chimica tale da creare una comunicazione tra aorta ed esofago. Il bambino è stato trasferito al Policlinico di Messina per accertamenti diagnostici ed una endoscopia, ed è stata anche eseguita una toracotomia destra per visualizzare le lesioni all’esofago. Era presente anche il dottore Dino Romeo, primario Radiologia del “San Vincenzo” di Taormina. Anton è stato subito operato a Messina dal professore Carmelo Romeo, primario di Chirurgia pediatrica del Policlinico. Il permanere della sintomatologia emorragica, tuttavia, ha imposto un nuovo trasferimento al Ccpm di Taormina, dove poi è arrivata la svolta.
A risolvere tutto è stato un complesso intervento di chirurgia riparativa dell’aorta toracica, dove la batteria aveva creato una lesione di un centimetro. Il primario, Sasha Agati, insieme al dottore Davide Calvaruso, alla presenza dei colleghi della Chirurgia pediatrica di Messina, hanno operato Anton per circa 4 ore e l’intervento ha avuto successo.
Il bimbo ora è in Terapia Intensiva del Ccpm e respira da solo. Non ha subito danni neurologici e cardiaci. I medici che hanno compiuto lo straordinario intervento che ha salvato la vita ad Anton, ora sono in attesa di poterlo riportare in degenza e ciò potrebbe avvenire tra una settimana circa. Il piccolo bambino svedese potrà presto tornare ad una vita normale.