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AstraZeneca e trombosi: trovata in Canada cura salvavita

Dopo i tanti casi di trombosi causati dal vaccino AstraZeneca, i ricercatori della McMaster University di Hamilton, Canada, hanno trovato una cura salvavita.

Questa consiste nella somministrazione di immunoglobuline e anticoagulanti per via endovenosa. La nuovissima cura ha già salvato tre pazienti tra i 63 e 72 anni che da poco si erano sottoposti alla vaccinazione. Due hanno sviluppato trombosi arteriose alle gambe, un terzo una trombosi venosa cerebrale. A tutti è stata somministrata un’alta dose di immunoglobuline per inibire gli anticorpi dei pazienti. I trombi rari hanno delle caratteristiche comuni: la diminuzione delle piastrine.

I tipici sintomi che caratterizzano l’evento sono una serie di segni clinici che possono presentarsi da cinque a tre settimane dopo la vaccinazione: gonfiore a un braccio o una gamba, dolore addominale, cefalea, visione offuscata, vertigini, difficoltà respiratorie, dolore toracico, tachicardia, emorragie e lividi.

La terapia ha come obiettivo quello di fermare le piastrine dall’aggregazione e, grazie ad anticoagulanti, sciogliere i trombi.

di Paola Chirico
© Riproduzione Riservata
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