Emma è la prima bambina nata con partoanalgesia presso l’Ospedale Umberto I di Enna. La mamma, la signora E.F. di 43 anni, e la bambina si trovano in ottime condizioni di salute.
I direttori delle Unità Operative di Ostetricia Ginecologia e di Anestesia dell’Ospedale Umberto I di Enna, la dott.ssa Lucia Lo Presti e il dott. Ezio De Rose, sottolineano che il risultato ottenuto è il frutto di un percorso di preparazione e aggiornamento delle rispettive squadre, che hanno scelto di lavorare in modo sinergico e coordinato. Il team presente durante il parto includeva i ginecologi dott.ssa Alida Balsamo e dott.ssa Giulia M. Bonanno, l’anestesista dott. Giuseppe Campochiaro, le ostetriche Erika Di Pasqua e Lisa Lo Gioco, e gli infermieri Salvatore Nicolosi e Giusy Scarlata.
“La partoanalgesia è finalmente una realtà per le donne che daranno alla luce i loro bambini presso l’Ospedale Umberto I di Enna”, dichiara la dott.ssa Lucia Lo Presti. “Questo risultato, fortemente voluto dalla Direzione dell’ASP di Enna, eleva la qualità dell’assistenza offerta alle donne che possono ora scegliere di partorire senza dolore presso il nostro ospedale. La preziosa collaborazione con il direttore dell’Unità Operativa di Anestesia, dott. De Rose, consente alle figure professionali delle due unità operative di lavorare in team, offrendo alle donne l’opportunità di un parto indolore.”
Il Commissario Straordinario, dott Francesco Iudica, dichiara: “Sono grato alľequipe medica, ostetrica ed infermieristica che ha consentito al nostro Ospedale un’ ulteriore crescita di qualità della propria offerta sanitaria. Un risultato che dedico alle donne ennesi.
Preparazione, attenzione al paziente, collaborazione fra le diverse Unità Operative, voglia di crescere, amore per le sfide, ľimpegno a scrollarsi ľalibi della perifericità per affermare, con i fatti, la centralità di Enna nella sanità siciliana. Sono tutti punti di forza che promettono nuovi traguardi e che rendono evidente che il nostro, quello degli operatori sanitari soprattutto, è ľorgoglio della responsabilità e del poter essere stati degni delle aspettative del nostro territorio e di quella di altre comunità che in misura crescente guardano alla sanità ennese con fiducia”.