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Asma grave, in Sicilia sono 500 mila le persone che ne soffrono

A cura del prof. Nicola Scichilone

docente di Malattie dell’Apparato Respiratorio all’Università di Palermo

L’asma grave rappresenta quella forma di asma bronchiale che rimane sintomatica (non controllata) nonostante l’ottimizzazione delle terapie disponibili e il trattamento delle condizioni patologiche concomitanti. In Sicilia sono 500 mila i pazienti asmatici di cui il 5-10% soffre di asma grave. Fonti ufficiali (dati ISTAT) documentano 35 decessi per asma in Sicilia nel 2016. Inoltre si stima che i pazienti con asma grave consumino il 50% delle risorse economiche destinate alla cura della malattia, con costi diretti quali farmaci, visite non programmate, accessi ai servizi di emergenza-urgenza e ricoveri ospedalieri e con costi indiretti come perdita di giorni di lavoro o di scuola.

Il paziente affetto da forme gravi di asma ha una qualità di vita scadente, e vive nel costante terrore di attacchi improvvisi di mancanza d’aria. L’applicazione della medicina di precisione nell’asma grave può consentire di abbattere gli accessi al pronto soccorso e azzerare le morti per asma. Una terapia personalizzata mira a controllare i sintomi respiratori e migliorare la qualità di vita dei pazienti. L’avvento delle terapie biologiche che si affiancano alle terapie tradizionali rappresenta una svolta nel trattamento dell’asma grave e costituisce la base della terapia di precisione. In questo contesto emergono alcune difficoltà: da un lato il paziente ha poche informazioni sulla malattia e sui rischi ad essa connessi e subisce limitazioni di accesso alle risorse sanitarie. Dall’altro, il medico di medicina generale non ha informazioni su eventuali ricoveri o accessi in PS dei propri assistiti, ha scarse possibilità di invio del paziente per valutazione specialistica attraverso percorsi facilmente identificabili e condivisi. Infine, lo specialista pneumologo non sempre ha risorse strumentali e di personale per una valutazione clinico-funzionale adeguata.

In questo contesto, facendo seguito ad un recente incontro scientifico internazionale svoltosi a Palermo e che ha visto la partecipazione dei maggiori esperti mondiali di asma grave, le Società scientifiche pneumologiche e allergologiche, nonché rappresentanti delle istituzioni (Università di Palermo, Consiglio Nazionale delle Ricerche), la componente della medicina di base e territoriale e le associazioni dei pazienti hanno proposto al Dipartimento di Pianificazione Strategica dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia un percorso unitario “fast track asma grave” che possa facilitare: 1. l’accesso del paziente ambulatoriale al centro di riferimento per la gestione dell’asma grave; 2. la gestione condivisa del paziente tra MMG e specialista territoriale e ospedaliero. Tale percorso prevede la creazione di un “network” regionale che possa collegare le varie figure coinvolte nell’interesse esclusivo della salute e del benessere del paziente asmatico grave. “Tale iniziativa – afferma il Prof. Nicola Scichilone del Policlinico universitario di Palermo – ha il pregio di avere coinvolto tutte le società scientifiche del settore e le istituzioni pubbliche e private in rappresentanza delle figure sanitarie che a vario titolo e con diverse competenze e ruoli sono coinvolte nella gestione del paziente affetto da asma grave”. Un apporto decisivo e imprescindibile all’iniziativa va attribuito alle associazioni dei pazienti asmatici che hanno rappresentato i bisogni inespressi e le lacune da colmare. A ciò si aggiunge l’apporto delle discipline mediche non pneumologiche nella gestione ottimale del paziente affetto da asma grave. “Oggi il ruolo della radiologia appare sempre più rilevante e imprescindibile nel percorso diagnostico di patologie respiratorie non solo acute ma anche croniche e debilitanti, come ad esempio l’asma grave che richiede non di rado una gestione multidisciplinare” – ribadisce il Prof. Massimo Midiri del Policlinico Universitario di Palermo.

Rigettando iniziative individuali destinate inevitabilmente a fallire – afferma Mario La Rocca, Direttore del Dipartimento di Pianificazione Strategica dell’Assessorato – i rappresentanti delle diverse realtà, ivi comprese le associazioni che danno voce ai pazienti, hanno dimostrato comunione di intenti e disponibilità totale ponendo la propria professionalità al servizio delle istituzioni. Vi è senz’altro disponibilità a valutare le proposte che possano mirare ad un miglioramento dell’offerta assistenziale nei confronti del paziente asmatico grave”.

Obiettivo prefissato dal documento congiunto firmato da AIITO, AIPO, SIAAIC, SIP-IRS, SIMG, UNIVERSITA’ DI PALERMO, CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, ARIA3-ONLUS e FEDERASMA e quello di ottenere un censimento totale e costante degli asmatici gravi entro il 2021, di abbattere gli accessi in Pronto Soccorso entro il 2021, e di azzerare la mortalità per asma entro il 2025. “E’ preciso compito dell’Assessorato – conclude La Rocca – incoraggiare e supportare iniziative come queste volte a rispondere ad un bisogno specifico di salute.

 

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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