Cari Lettori ha suscitato stupore e turbamento lo studio effettuato recentemente da alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra volto a dimostrare la presenza di lesioni a livello del cervello in alcuni soggetti guariti da COVID-19, danni che – ipotizza lo studio – potrebbero addirittura portare a deficit cognitivi – quindi una sorta di demenza senile anticipata – in un numero non precisabile di pazienti. Senza voler alimentare un inutile allarmismo, in quanto questi dati dovranno essere validati e confermati in studi successivi, voglio nella puntata odierna della nostra rubrica spiegare perché, da un punto di vista anatomico, l’ipotesi è fondata e merita pertanto di essere ulteriormente approfondita. In uno dei nostri primi appuntamenti (https://www.sanitainsicilia.it/gocce-anatomia-coronavirus-banale-influenza-unaggressione-autoimmune_408057/) abbiamo spiegato cosa renda questo virus particolarmente insidioso, soprattutto in un…