Veloci, pratici, gustosi…tossici e ipercalorici; sono queste le caratteristiche dei cibi ultra-elaborati.
Il cibo prodotto industrialmente ha una composizione nutrizionale e chimica diversa da quella dei cibi freschi o prodotti in casa.
Per alimenti processati o elaborati si intende qualsiasi cibo che non sia stato direttamente preparato e cucinato partendo dalla materia prima fresca, per esempio: patatine in busta, verdure in scatola, dolciumi e snack, bevande zuccherate, würstel e altri prodotti con carni separate meccanicamente e conservanti diversi dal sale (es. nitriti), piatti pronti e pizze industriali.
Questi alimenti sono considerati “alimenti ultra-lavorati” sono formulazioni di diversi ingredienti che oltre sale, zucchero, oli e ai grassi, includono anche conservanti artificiali. Gli zuccheri aggiunti che si trovano in essi, spesso mascherati da diversi tipi di dolcificanti artificiali, sono responsabili di un’ampia varietà di problemi di salute, dall’obesità al diabete di tipo 2 all’emicrania.
Gli ‘ultra-processes foods’, quindi, si distinguono per la presenza di additivi alimentari e ingredienti elaborati, che non si utilizzano nella cucina casalinga, quelli cioè “che le nostre nonne non riconoscerebbero mai come ingredienti”.
Un recente studio pubblicato su Cell Metabolism ha valutato l’impatto degli alimenti ultra-lavorati sul peso corporeo, considerando che l’incremento ponderale è il punto di partenza della maggior parte degli squilibri metabolici.
Venti volontari sono stati controllati per 4 settimane: per un periodo di 2 settimane hanno seguito una dieta ultra-elaborata, le altre 2 settimane, hanno ricevuto una dieta composta da alimenti freschi, non trasformati.
A tutti è stato dato circa il doppio della quantità di calorie di cui avevano bisogno per rimanere in equilibrio. Nella settimana dedicata al cibo ultra-elaborato, i pazienti consumavano in media circa 500 calorie/giorno in più rispetto a quando hanno presentato una dieta non trasformata. I partecipanti hanno, così, guadagnato circa un chilogrammo durante la dieta ultra-elaborata e hanno perso circa un chilogrammo nella dieta non trasformata, indipendentemente dall’ordine in cui sono stati randomizzati.
La ragione per cui le persone hanno guadagnato peso nella dieta ultra-elaborata è perché hanno assunto più calorie.
Quindi, gli alimenti ultra-elaborati oltre a contenere sostanze potenzialmente tossiche per l’organismo ed una densità calorica maggiore, hanno anche un gusto migliore, appositamente studiato dalle aziende produttrici per aumentarne il consumo, le aziende, infatti, hanno creato alimenti che ci colpiscono proprio nei centri del piacere del cervello e continuiamo a mangiarli anche quando non dovremmo.
È chiaro che gli alimenti ultra-lavorati devono uscire dalle nostre cucine. Ma come sostituirli?
- Evitare gli alimenti ultra-lavorati: cibi pronti, tutte le bibite zuccherate, torte e biscotti confezionati, snack.
- Leggere la lista degli ingredienti! Se c’è qualcosa nella lista degli ingredienti di un cibo confezionato che non potresti comprare a parte o che non riconosci, probabilmente si tratta di un alimento altamente lavorato.
- Non dimenticare che gli ingredienti sono elencati nell’ordine in cui prevalgono. Fai attenzione a ciò che è elencato tra i primi cinque. Ed evita quei cibi che contengono fin troppi ingredienti.
- Non è assolutamente necessario eliminare le torte e i dolci dalla nostra dieta, tuttavia è bene affidarsi a dolci fatti in casa con ingredienti naturali.
- Aumentate il consumo di frutta e verdura. Sono alimenti sazianti, sani e forniscono una moltitudine di nutrienti al corpo. Sono anche uno degli snack più salutari per eccellenza.
Bisogna ricordare che il benessere e l’equilibrio del vostro organismo dipende, in larga misura, da ciò che esso assume attraverso i cibo. Dedichiamo il giusto tempo alla preparazione e al consumo dei pasti e per qualsiasi dubbio chiediamo sempre ad un professionista.