In questi giorni l’argomento più caldo in ambito sanitario è stata la questione sulla gratuità della pillola anticoncezionale. Da qualche giorno i vertici dell’AIFA “Agenzia Italiana del Farmaco” precisamente la Commissione tecnico scientifico (CTS) e il Comitato prezzi e rimborso (CPR), si sono incontrati per dare via ad una riunione per discutere dell’argomento. Ancora una decisione definitiva non è arrivata ma si stanno vagliando diverse possibilità. Tra queste quella di una conformazione con Francia e Germania sul rendere accessibile in modo gratuito la pillola in base al reddito. Qualunque scelta che verrà presa dagli organi che ne stanno discutendo sarà valida unicamente per le under 25.

Il percorso attuale iniziato però è quello di portare tutti i dispositivi anticoncezionali dall’attuale fascia C, a pagamento, ad una fascia rimborsabile. La decisione tra le diverse vagliate non dovrebbe richiedere molto tempo, poiché a novembre verranno cambiati gli organi del CTS e del CPR. Se non si dovesse arrivare a una decisione entro quei termini tutto dovrebbe ricominciare da capo.

Nei giorni scorsi è intervenuto sull’argomento il Ministro della salute, Roberto Speranza: “Si tratta di una scelta già assunta da alcune Regioni e in alcuni altri Paesi europei importanti. È chiaro che ora la procedura deve svolgersi nei tempi tecnici che saranno necessari, ma Aifa ha avviato una procedura da molto tempo che va in questa direzione. E a me sembra che la direzione di marcia sia quella giusta“, conclude il Ministro

In alcune regioni d’Italia già esiste una sorta di gratuità per quanto riguarda la pillola contraccettiva, e sono “Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Lazio” mentre in Liguria è stata portata avanti la proposta in consiglio regionale.