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Promuovere un corretto e consapevole uso degli smartphone ed informare sui rischi dell’utilizzo di questi dispositivi in età pediatrica e non solo.
Sono gli obiettivi del progetto “Stop-Phone” messo a punto dall’Asp di Palermo presentato a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo, nel corso di un evento formativo in cui la tematica è stata approcciata attraverso l’analisi di esperti sui maggiori rischi psicologici e fisici.
Il progetto biennale è rivolto alle scuole del Distretto 42 (Palermo e Provincia) e prevede il coinvolgimento delle comunità professionali attraverso una rete inter-istituzionale, coordinata da Vivi Sano Onlus, associazione che si occuperà dell’organizzazione di tutti gli interventi.
All’incontro formativo hanno preso parte i massimi esperti del settore in Sicilia tra cui l’assessore alla Formazione Roberto Lagalla che ha affermato: “Si tratta di una tematica che attraversa il senso stesso della modernità, è impensabile oggi pensare una persona senza il suo smartphone, noi però da classe dirigente dobbiamo esaminarne gli aspetti sottesi e che possono assumere sul piano sanitario la connotazione di una vera e propria dipendenza, sul piano educativo anche il condizionamento del pensiero e siccome la scuola è punto di elaborazione alto del pensiero ma anche di formazione di metodo è necessario capire quanto un prepotere delle forme di comunicazione, non siano in condizione di pregiudicare la crescita civile e l’elaborazione intellettuale dei nostri ragazzi“.
“Già gli ordini dei medici da parecchi anni a livello Europeo si sono occupati dell’argomento, sia del rischio delle radiazioni delle radiofrequenze e delle onde elettromagnetiche – afferma Toti Amato, presidente dell’ordine dei medici, provincia di Palermo – non si tratta solo di un rischio fisico ma vi è anche un problema educazionale di questi strumenti che per quanto utili bisogna usare con intelligenza e sagacia“.
Rispetto alle linee guida regionali la dottoressa Daniela Segreto, dirigente servizio 5 – promozione della salute dell’assessorato regionale della Salute – Dasoe, “In questo momento noi siamo impegnati nell’avvio di uno studio epidemiologico che serve proprio a comprendere, in particolar modo in Sicilia, quelli che possono essere gli impatti potenzialmente negativi di un uso smisurato del cellulare. Le linee di indirizzo danno importanza alla sensibilizzazione, educazione e alla promozione scolastica, perchè sono prevalentemente i ragazzi preda del possibile impatto negativo soprattutto dopo un uso frequente a distanza di anni“.
“L’Asp di Palermo già da alcuni anni porta avanti non solo una riflessione ma anche una serie di interventi operativi che ci hanno messo nelle condizioni di esplorare questo complesso fenomeno dell’utilizzo degli smartphone. L’input arriva da alcuni allarmi di livello internazionale e partono dal rischio fisico, quindi, elettromagnetico legato all’utilizzo non corretto e non consapevole di questi strumenti. Il nostro progetto investe tutti i livelli ecosistemici della problematica e non stiamo intervenendo solo con i ragazzi, ma stiamo cercando di intervenire su tutti gli attori che ruotano attorno i bambini” ha detto il dottore Roberto Gambino, referente scientifico progettuale – Asp di Palermo.
“Si tratta di un intervento biennale – afferma Daniele Giliberti di Vivi Sano Onlus – che inizia con le scuole secondarie di primo grado con l’erogazione di un questionario e una plenaria in cui cercheremo di spiegare ai ragazzi i pericoli e i rischi fisici e psicologici da uso, abuso e dipendenza di questi strumenti“.