La Sezione Interregionale Sicilia-Calabria della Società Italiana di Endocrinologia organizza annualmente, secondo una tradizione societaria consolidata, incontri di formazione continua in Endocrinologia Clinica. Quest’anno si terrà il 18-19 ottobre all’Hotel Santa Lucia Le Sabbie D’Oro Cefalù (Palermo).
Questo corso ha finalità formative e scientifiche ed ha lo scopo di consentire agli specialisti delle discipline mediche in programma, operanti nelle due regioni interessate, un costante aggiornamento professionale su temi, aspetti clinici e nuove evidenze patogenetiche e
terapeutiche nei relativi ambiti.
I simposi, previsti in programma, sono stati scelti in base alla neo-introduzione nell’armamentario terapeutico di farmaci che necessitano di alcune specifiche indicazioni.
Al riguardo si ricorda il problema relativo alla tumorigenesi tiroidea e all’acquisizione della resistenza alla terapia radiometabolica. Talune di queste terapie prevedono la selezione dei candidati e di questo si tratterà specificamente per le patologie surrenaliche. È prevista una
sessione sull’osteoporosi che rappresenta, oggi, un aspetto traslazionale fra l’endocrinologia e l’ortopedia, nonché una apparente dicotomia per le scelte terapeutiche fra diverse molecole farmacologiche che, da una parte, prevedono la competenza della figura dell’ortopedico, ma
dall’altra, rappresentando esse stesse terapie ormonali sostitutive, non possono disconoscere la necessaria competenza dell’endocrinologo.
Persistendo a tutt’oggi la difficoltà a pervenire in tempi brevi alla diagnosi dell’acromegalia, malattia ritenuta rara ma la cui incidenza appare in crescita, probabilmente sia per i ritardi diagnostici, nonché per cause ambientali ancora non definite con certezza, si discuterà su
come riconoscere in tempo e per tempo le prime manifestazioni dell’acromegalia prima che essa diventi malattia multisistemica e conseguentemente causa di elevata mortalità.
Si tratteranno con la formula del problem solving alcune patologie che necessitano di una rapida identificazione da parte dello specialista endocrinologo in base alle linee guida internazionali e nazionali, al fine di evitare l’incremento dell’accesso ai “Pronto soccorso” e
quindi alla ospedalizzazione, con l’obiettivo di conseguire una drastica riduzione dei relativi costi sanitari.
In tali prospettive, il corso è rivolto non solo agli specialisti in endocrinologia operanti nelle strutture specialistiche e distrettuali delle due regioni, ma anche a Specialisti di altre branche con i quali da tempo è attivo un confronto per un approccio multidisciplinare ai temi trattati,
nell’ottica di una crescita della cultura del “Disease Management” centrato sul paziente.
Tale prospettiva è utile sia per una ottimizzazione delle risorse diagnostiche e terapeutiche sia per un corretto processo clinico-decisionale.
Molte delle patologie endocrine prevedono infatti interventi diagnostico-terapeutici pluridisciplinari che presuppongono l’esistenza, negli operatori coinvolti, di una attitudine alla condivisione nell’approccio e nell’attuazione dei percorsi diagnostico – terapeutici stessi. Fra
questi è stato inserito il problema dell’infertilità maschile, sia dal punto di vista del diabetologo, in quanto causa di un fenotipo sindromico molto vicino a quello del diabetico, che dell’andrologo, figura professionale che dovrà intervenire al fine di escludere patologie
correlate e risolvere, ove possibile, il problema della sfera sessuale e riproduttiva.
Inoltre si discuteranno schemi di opinioni a confronto sull’adozione e sicurezza della dieta chetogenica rispetto alla dieta mediterranea.
I casi clinici sintetizzeranno gli aspetti prima discussi e rappresenteranno una forma di didattica interattiva coinvolgente i partecipanti, con un orientamento precipuo verso la diagnosi clinica ed il nuovo approccio terapeutico. Il confronto interattivo costituisce, a tal fine, uno degli strumenti formativi principali del Corso.