Il 4 febbraio in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, “World cancer day”.
Le neoplasie rappresentano, dopo le patologie cardiovascolari, la principale causa di morte nel mondo (dati OMS). I più comuni sono: cancro del polmone (1,4 milioni di morti), cancro allo stomaco (740.000 morti), cancro al fegato (700.000 morti), del colon-retto (610.000 morti) e il cancro alla mammella (460.000 morti).
Nel 2020 per il cancro nel mondo sono morte 10 milioni di persone: ovvero un decesso su sei. L’arrivo del Covid ha però limitato le cure e molti casi non sono stati diagnosticati. In Italia l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha calcolato che nel 2020, in piena pandemia, le nuove diagnosi di neoplasia si sono ridotte dell’11% rispetto al 2019, i nuovi trattamenti farmacologici del 13%, gli interventi chirurgici del 18%.
La prevenzione resta l’unica arma a nostra disposizione per combattere il cancro. Lo stile di vita infatti ha una significativa influenza sul rischio di contrarre il cancro. La dieta, l’inattività fisica, e l’obesità sono collegate approssimativamente al 30-35% delle morti per cancro. Qualsiasi fumo di tabacco in qualsiasi quantità come l’alcol al di sopra di valori modici aumentano significativamente il rischio di ammalarsi di tumore (oltre che di contrarre malattie cardiovascolari). Sono inoltre a rischio tutti i prodotti animali conservati mediante nitrati o nitriti (pesce, carne, salumi).
Effettuare esami e controlli ad ogni campanello d’allarme è fondamentale per prevenire e combattere il cancro.