Il virus respiratorio sinciziale (RSV), che colpisce principalmente i neonati causando bronchioliti e polmoniti, non è ancora sparito.
Si tratterebbe di un’epidemia che solitamente arriva a dicembre-gennaio, ma quest’anno ha raggiunto il picco dei contagi a novembre. Nel corso dei mesi la situazione è migliorata ma non bisogna abbassare la guardia poiché ancora la stagione epidemica non è terminata.
I soggetti più a rischio sono i neonati, in particolare quelli nati prematuramente, ed i bambini fino a 2 anni.
Fondamentali rimangono le misure di protezione sia per evitare il virus sinciziale che il Covid: il lavaggio delle mani, le mascherine, il distanziamento e dunque evitare i luoghi affollati.
E’ prevista inoltre una profilassi con anticorpo monoclonale che viene somministrata entro i primi 6 mesi di vita per tutti i nati prima della 29esima settimana e fino alla 35esima settimana. Si tratta di 5 iniezioni intramuscolari da effettuare una volta al mese, da inizio novembre a marzo e che ha decisamente aiutato il contenimento dei casi e dei ricoveri.