E’ arrivata l’app VerificaC19 che serve a leggere i falsi Green pass. Si tratta di una applicazione ad hoc sviluppata dal Ministero della Salute, per il tramite di Sogei, per verificare e riconoscere la certificazione verde autentica, perché il rischio di certificati fasulli c’è.
Verifica c19 opera attraverso la scansione del Qr Code del Green Pass, ed è gratuita. Con l’obbligo del green pass per alcune attività quotidiane arriveranno anche i controlli necessari, dunque, per accertare la validità dei passaporti verdi che i cittadini potranno mostrare sia in versione cartacea che digitale.
La app VerificaC19 può essere utilizzata solo dai soggetti “verificatori“, cioè gli operatori ai quali è delegato il compito di controllare le certificazioni verdi COVID-19 sono coloro che erogano servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso della certificazione, organizzatori di eventi ed attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso della medesima certificazione e pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni. Esattamente si tratta di:
– pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni.
– personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi iscritto nell’elenco di cui all’articolo 3, comma 8, della legge 15 luglio 2009, n. 94.
– soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
– Il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
– I gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali in qualità di visitatori sia prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
La verifica della certificazione verde, tramite la app in questione, si articola, in particolare, nelle seguenti fasi: il verificatore richiede il green pass all’interessato, il quale mostra il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo). La app legge il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo di autenticità tramite la verifica della firma digitale, e poi mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della certificazione nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario e l’identificativo univoco della stessa. L’intestatario, su richiesta del verificatore, esibisce un proprio documento di identità in corso di validità ai fini della verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dalla app.
Tutti i dati sensibili contenuti nel green pass non saranno memorizzati dalla app nel rispetto della privacy. L’applicazione VerificaC19 è conforme alla versione europea, ma ne diminuisce il numero di dati visualizzabili dall’operatore per minimizzare le informazioni trattate.
Il processo di verifica delle Certificazioni verdi Covid-19 prevede l’utilizzo della app di verifica nazionale VerificaC19, installata su un dispositivo mobile. Tale applicazione consente di verificare l’autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet (offline) e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore.
Si ricorda che il green pass- che si ottiene una volta che si è in possesso di un certificato di vaccinazione (rilasciato 15 giorni dopo la prima dose e valido fino alla seconda o dopo la seconda dose e valido 9 mesi), con il certificato di guarigione (valido 6 mesi) e con l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti – sarà necessario per ristoranti al chiuso, spettacoli all’aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi, bar ma non per consumare al bancone, anche se al chiuso.
Articolo di Maria Calabrese