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Vaccini: Ugl Salute Sicilia chiede un altro “Open Day” anche per chi è sotto i 60 anni

Se dalla Regione siciliana sabato avessero accolto il suggerimento partito dalla Utl di Catania e da noi condiviso di estendere, nella giornata di domenica, l’open day vaccinale alla categoria under 60, oggi avremmo parlato di un esito eccezionale.

A commentare la tre giorni, dedicata anche alle vaccinazioni senza prenotazione, sono il segretario regionale della Ugl salute Carmelo Urzì ed il segretario dei medici Raffaele Lanteri che aggiungono: “Nonostante gli sforzi profusi, che hanno certamente portato ad una crescita di fiducia nei confronti di AstraZeneca, il risultato definito brillante da fonti regionali si è tradotto in una somministrazione complessiva (prenotati e non) di neanche il 25% delle dosi disponibili.”

Stiamo parlando delle 100 mila scorte presenti dalla scorsa settimana nei magazzini, che sono state alla base della decisione di aprire alla categoria in target senza alcuna prenotazione. È chiaro che di fronte ad un report del genere non basterebbero altri tre week end “open” per smaltire oltre 70 mila dosi di siero già in possesso, quando potrebbero essere in arrivo nuovi carichi“, evidenziano Urzì e Lanteri.

Ribadiamo quindi la proposta di allargare la platea degli aventi diritto a chi ha sotto i 60 anni, ricordando che il vaccino anglo-svedese non è assolutamente vietato bensì non consigliato per questa fascia di età, come confermato con apposita circolare dal Ministero della salute. Questo significa che i cittadini che vogliono vaccinarsi con AstraZeneca devono avere la possibilità di poterlo ricevere e, ci auguriamo, che questo possa avvenire già dal prossimo fine settimana. Oltretutto aprire alla vaccinazione di massa, rientra nell’ottica di aumentare il livello di sicurezza in vista delle riaperture e di quella ripartenza dell’economia e del lavoro che la Ugl invoca ormai da tempo“, continuano.

Infine, chiediamo ancora una volta il coinvolgimento dei medici di base, non solo nell’attività di inoculazione dei vaccini, ma soprattutto nella fase di trasmissione delle anamnesi per abbattere i tempi di attesa e rendere ancor più efficiente il lavoro degli hub vaccinali. Auspichiamo quindi – concludono dalla Ugl salute Sicilia – che anche in questo caso il buonsenso possa prevalere su ogni cosa, a garanzia dell’accelerazione delle operazioni di vaccinazione dei siciliani“, concludono Urzì e Lantieri.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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