Un gruppo di ricercatori dell’Università di Catania si prepara a rivoluzionare il modo in cui i dispositivi medici si interfacciano con il corpo umano, grazie a un nuovo sistema di comunicazione molecolare.
Un team di ricerca dell’Università di Catania ha annunciato l’avvio di un innovativo progetto che punta a cambiare radicalmente l’interazione tra il corpo umano e i dispositivi medici impiantabili. Il progetto, denominato Ermes, mira a creare una rete di comunicazione interna al corpo basata su segnali molecolari. Questa tecnologia, che sfrutta la comunicazione molecolare sintetica, potrebbe presto rendere obsoleti i tradizionali sistemi di interazione tra dispositivi medici e operatori sanitari, offrendo una visione molto più precisa dello stato di salute del paziente.
La comunicazione molecolare rappresenta un avanzamento significativo rispetto alle tecnologie attuali, in quanto permette ai dispositivi di trasmettere informazioni biochimiche direttamente dal corpo umano. “L’obiettivo finale”, spiegano i professori Giuseppe Grasso, Giovanni Di Desiderio, Nicolò Antonio Lercara, Giuseppe Trusso Sfrazzetto, Ivan Oliveri, Valentina Oliveri e Vladiana Spitaleri, “è rendere i dispositivi impiantabili più sicuri, efficienti e in grado di fornire dati più accurati in tempo reale”. Questo approccio potrebbe rivoluzionare la gestione delle terapie, permettendo di monitorare malattie croniche o degenerative in modo continuo e dettagliato.
Uno degli aspetti più interessanti del progetto è la possibilità di impiegare questa tecnologia non solo per monitorare parametri vitali, ma anche per individuare in anticipo anomalie biologiche. La speranza è che, grazie alla comunicazione molecolare, i medici possano intervenire tempestivamente in caso di segnali premonitori di patologie, migliorando significativamente l’efficacia delle cure e riducendo i rischi per i pazienti.
Il gruppo di ricerca, composto da esperti in biotecnologie e scienze mediche, lavora in collaborazione con varie istituzioni europee per sviluppare una piattaforma in grado di adattarsi a una vasta gamma di applicazioni mediche. “Siamo convinti che questo progetto aprirà la strada a una nuova generazione di dispositivi medici intelligenti”, afferma uno dei coordinatori del progetto.
Se Ermes raggiungerà i risultati sperati, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per la medicina, dove la comunicazione tra corpo umano e dispositivi impiantabili sarà non solo possibile, ma anche estremamente precisa e affidabile.