Ancora una volta l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catania scende in campo in occasione della Giornata Nazionale del Cieco prevista per il prossimo 13 dicembre, giorno di Santa Lucia.
La presidente Rita Puglisi ha deciso, anche in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, di aprire le porte della storica sede di via Louis Braille n.6 e donare visite di prevenzione oftalmologica soprattutto a famiglie più in difficoltà.
“Anche quest’anno – dice la Presidente Rita Puglisi – abbiamo voluto partecipare alle celebrazioni di questa giornata. Questa è una delle tante iniziative che portiamo avanti per aiutare la città e i suoi abitanti consapevoli del delicato momento storico e sanitario che stiamo affrontando. Ma la nostra struttura è stata adeguata per lavorare in sicurezza e poterla garantire soprattutto ai nostri assistiti. Negli anni passati abbiamo sempre dedicato questa giornata a diffondere l’importante messaggio della prevenzione e anche quest’anno lanciamo questa iniziativa perchè una semplice visita può cambiare il destino di un bambino o di un adulto”.
Dunque domenica, dalle 10 alle 12, verranno effettuate circa 40 visite gratuite al fine di garantire la prevenzione per grandi e piccini.
Presteranno gratuitamente la loro collaborazione a sostegno dell’UICI e della cittadinanza i medici del reparto di oculistica dell’azienda ospedaliera Policlinico-San Marco, unità operativa diretta dal professor Teresio Avitabile, nonchè i medici della Clinica Oftalmologica di Acireale diretta dal professore Riccardo Sciacca, presidente anche dell’Associazione Oculisti Siciliani, tutti partner di questa importante iniziativa.
“Quella di domenica è per noi una giornata doppiamente speciale – aggiunge la presidente Puglisi – poiché festeggiamo un anniversario importante: due anni dalla nascita a Catania dell’ambulatorio di prevenzione oftalmologica pediatrica frutto di una proficua collaborazione con il San Raffaele di Milano. In questi due anni migliaia di bambini sono stati visitati e contiamo di ampliare nel prossimo futuro le giornate a disposizione per le visite”, conclude Rita Puglisi.