PALERMO. La diagnosi e cura del tumore al seno richiede oggi un lavoro interdisciplinare cui concorrono radiologi, chirurghi, psicologi, chemioterapisti e altre figure. Un lavoro di squadra con la donna al centro.
La regione Sicilia ha avviato con la recente “rete regionale” la definizione dei centri di riferimento, denominati “breast unit”, nell’ambito della regione. Tra questi è il centro dell’Ospedale Cervello, coordinato dalla Dr.ssa Naida Faldetta.
Le donne vengono prese in carico nel percorso che, partendo dallo screening mammografico, prosegue con gli esami radiologici, il primo colloquio, l’accettazione, l’intervento del chirurgo (senologo e oncoplastico), l’intervento dell’oncologia medica con il secondo colloquio e la terapia, la radioterapia e il follow-up.
In Italia, ogni anno si ammalano di tumore al seno circa 50 mila donne. Esclusi i tumori della pelle, si tratta della neoplasia più frequente nella popolazione femminile e che causa il maggior numero di decessi in tutte le fasce di età, ed è in assoluto la prima causa di morte per le donne tra i 35 e i 50 anni.
I numeri però dicono che chi viene curato nei centri di senologia specializzati, in cui sono presenti equipe multidisciplinari, ha più possibilità di guarire. Le donne trattate in questi centri, come quello del Cervello, hanno una percentuale di sopravvivenza più alta del 18% rispetto a chi si rivolge a strutture non specializzate, e hanno anche una migliore qualità di vita.
“Con il Bra Day – sottolinea la Dottoressa Faldetta – vogliamo spiegare al meglio come funziona la ricostruzione mammaria, per offrire alle donne che si trovano in questa situazione l’opportunità di fare scelte consapevoli. In particolare ai giovani affidiamo, non solo simbolicamente, il compito di diffondere attraverso la scuola e in famiglia la cultura della cura del tumore al seno fino alla ricostruzione.”