“Grazie ai numerosi progressi terapeutici e alla diagnosi precoce, il numero di sopravvissuti al cancro negli ultimi trent’anni si è quasi triplicato”. Così il Dottor Paolo Tralongo, presidente del XXI Congresso Nazionale di CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri) che da oggi e fino al 6 maggio si terrà a Palermo.
Maurizio Tomirotti, presidente uscente del CIPOMO, ha evidenziato che “sebbene l’Italia sia uno dei paesi più all’avanguardia in campo oncologico, il problema delle Reti Oncologiche rimane molto grave. A oggi – dichiara – solo 6 regioni (Piemonte, Trentino, Lombardia, Umbria, Veneto, Toscana) in Italia dispongono di una rete oncologica attiva. È troppo poco. Le Reti Oncologiche Regionali, infatti, sono molto importanti in quanto migliorano la qualità delle cure e razionalizzano le risorse. Per questo è necessario implementarle secondo linee di indirizzo comuni, sviluppando una regia efficace. Esorto pertanto le regioni italiane a predisporre al più presto una rete. Solo così riusciremo a fare quel salto di qualità necessario per la sopravvivenza e la cura dei nostri pazienti”.
A seguire, il presidente del Convegno, dottor Livio Blasi, ha illustrato filosofia, contenuti e programma del congresso di Palermo: “È un viaggio attraverso i molteplici aspetti che possono contribuire a migliorare la qualità di vita del paziente ottimizzando la sua centralità. Nelle giornate congressuali si affronteranno le problematiche di come si deve organizzare un percorso diagnostico terapeutico e come questo possa migliorare lo stato di salute del paziente, e nello stesso tempo si deve valutare se il percorso può liberare risorse economiche per poter offrire al paziente il miglior trattamento appropriato e personalizzato. Pertanto, questo viaggio ci condurrà verso i trattamenti medici personalizzati e ci soffermeremo a valutare l’impatto che l’immunoterapia può e darà ai pazienti oncologici. Alcune tavole rotonde svilupperanno tematiche come gli indicatori di processo per i percorsi diagnostico-terapeutici, la ricerca in corsia dando voce ai pazienti e agli operatori e l’informazione/disinformazione con un dibattito tra esperti nel settore giornalistico e medici.”