“Grazie ai numerosi progressi terapeutici e alla diagnosi precoce, il numero di sopravvissuti al cancro negli ultimi trent’anni si è quasi triplicato”. Così il Dottor Paolo Tralongo, presidente del XXI Congresso Nazionale di CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri) che da oggi e fino al 6 maggio si terrà a Palermo.
“In Italia – spiega – il numero stimato di persone che vivono dopo una precedente diagnosi di cancro è superiore ai 3 milioni; di questi più del 60% presenta un tempo alla diagnosi di almeno 5 anni, e più di 700.000 sono considerati guariti. A fronte di questi risultati ottimistici vi sono, tuttavia, nuove sfide per questi pazienti che si traducono nel manifestarsi di un nuovo paradigma assistenziale che, riconoscendo una esperienza di malattia totalmente diversa e con espressione più articolata (i tasselli), richiede una nuova organizzazione assistenziale. Un piano, centrato sul paziente, che aggrega armonicamente i tasselli, consente di comporre il mosaico dell’arte medica in oncologia. Di questi tasselli e della loro migliore aggregazione si discuterà durante il Congresso che si terrà a Palermo.”
Maurizio Tomirotti, presidente uscente del CIPOMO, ha evidenziato che “sebbene l’Italia sia uno dei paesi più all’avanguardia in campo oncologico, il problema delle Reti Oncologiche rimane molto grave. A oggi – dichiara – solo 6 regioni (Piemonte, Trentino, Lombardia, Umbria, Veneto, Toscana) in Italia dispongono di una rete oncologica attiva. È troppo poco. Le Reti Oncologiche Regionali, infatti, sono molto importanti in quanto migliorano la qualità delle cure e razionalizzano le risorse. Per questo è necessario implementarle secondo linee di indirizzo comuni, sviluppando una regia efficace. Esorto pertanto le regioni italiane a predisporre al più presto una rete. Solo così riusciremo a fare quel salto di qualità necessario per la sopravvivenza e la cura dei nostri pazienti”.
A seguire, il presidente del Convegno, dottor Livio Blasi, ha illustrato filosofia, contenuti e programma del congresso di Palermo: “È un viaggio attraverso i molteplici aspetti che possono contribuire a migliorare la qualità di vita del paziente ottimizzando la sua centralità. Nelle giornate congressuali si affronteranno le problematiche di come si deve organizzare un percorso diagnostico terapeutico e come questo possa migliorare lo stato di salute del paziente, e nello stesso tempo si deve valutare se il percorso può liberare risorse economiche per poter offrire al paziente il miglior trattamento appropriato e personalizzato. Pertanto, questo viaggio ci condurrà verso i trattamenti medici personalizzati e ci soffermeremo a valutare l’impatto che l’immunoterapia può e darà ai pazienti oncologici. Alcune tavole rotonde svilupperanno tematiche come gli indicatori di processo per i percorsi diagnostico-terapeutici, la ricerca in corsia dando voce ai pazienti e agli operatori e l’informazione/disinformazione con un dibattito tra esperti nel settore giornalistico e medici.”