La segreteria regionale della Fials esprime viva preoccupazione per le resistenze in Assemblea regionale siciliana contro la norma che consentirebbe la stabilizzazione di dirigenti medici, tecnici e amministrativi precari.
“L’articolo – spiega il sindacato guidato da Sandro Idonea e Agata Consoli – rischia di non superare, per mere beghe politiche, l’ostacolo del voto assembleare, con il deplorevole risultato di lasciare nell’inferno del precariato un centinaio di lavoratori, a differenza di quanto avvenuto in altre Regioni“.
L’articolo in questione si limitava, infatti, a valutare, ai fini del processo di stabilizzazione i periodi di servizio maturati presso gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e gli ospedali privati, consentendo la partecipazione alle procedure concorsuali anche a quella parte di dirigenti medici, tecnici e amministrativi che erano stati esclusi per motivi di assurde interpretazioni restrittive dai benefici del decreto legislativo 75 del 2017.
“Il percorso – spiega la Fials – non comporta l’impegno di risorse economiche aggiuntive. Si tratta di una norma voluta con forza dalle organizzazioni sindacali e forte del sostegno delle commissioni Lavoro e Sanità dell’Ars e del parere favorevole dell’assessore Razza e della Giunta di Governo. Adesso questo articolo rischia di non superare , per mere beghe politiche, l’ostacolo del voto assembleare“.