La comfort zone o zona di sicurezza è quella fascia psico-fisica dove la nostra mente ed il nostro corpo trovano una condizione di controllo.
Che sia una distanza, una velocità, una quantità di tempo o qualsiasi altro paramento la nostra mente ed il nostro corpo fanno sì che la sensazione della fatica, che magari e realmente lieve, diventa insormontabile. Questa condizione spesso ci limita nel poter sostenere delle competizioni, o affrontare le stesse al meglio delle nostre capacità.
L’intensità dell’allenamento
Un punto cardine della comfort zone è l’intensità dell’allenamento. Più questo è alto e più ci sarà da faticare. Ecco che la maggior parte delle persone che ad oggi pratica sport ad ogni livello, che sia agonistico, non agonistico o amatoriale si ritrova a dover affrontare la questione comfort zone.
Il ragazzo che deve cercare di superare un determinato tempo poter qualificarsi alle gare, il master che vuole partecipare ad una maratona si imbatte in questo problema. Allenamento ad alta intensità è difficile, faticoso e crea nel corpo umano una sensazione di disagio che perdura fino al giorno dopo. Di fatto non tutti hanno la volontà e la costanza di sottoporsi ad allenamenti a queste intensità (mentali e fisiche); ci si adegua nella comfort zone, si va sempre meno spesso in soglia anaerobica (alta intensità) e così facendo si giunge lo stallo.
La motivazione
Sicuramente un ruolo fondamentale che ci spinge ad eseguire allenamenti più o meno faticosi è la motivazione. Focalizzare l’attenzione sulla motivazione dominante può essere la chiave di svolta per