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Società italiana di biologia sperimentale: a Torino si celebra il 94° congresso nazionale con una iniziativa a favore di dottorandi ucraini

Mercoledì 6 aprile sarà il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, ad aprire i lavori del 94° Congresso nazionale della SIBS, una delle più antiche e prestigiose società scientifiche italiane, di cui da qualche anno è Presidente il palermitano Francesco Cappello, Ordinario di Istologia presso l’Università del capoluogo siciliano.

Circa 300 gli iscritti al Congresso, ma alcune migliaia i ricercatori che potranno assistere in remoto ai lavori, vista la recente adesione della SIBS alla Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV) che raggruppa 20 società scientifiche con un parterre totale di quasi 10.000 ricercatori associati.

Dieci sessioni scientifiche (dalle Neuroscienze al COVID-19, dall’oncologia alle nanovescicole, etc.), 130 tra comunicazioni orali e poster, 35 premi in palio per giovani ricercatori, tre letture magistrali di altrettanti scienziati italiani stabilmente impegnati all’estero: questi i principali numeri del Congresso, a cui si aggiungeranno due Simposi Satellite, uno su Cibo del futuro e sostenibilità, che si terrà presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e uno del Gruppo internazionale di Psicopatologia, presieduto da Massimo Cocchi, giunto all’undicesima edizione, che assegnerà tra l’altro il Premio “Kary Mulllis” a un famoso biologo dello sviluppo di Boston.

<< Anche quest’anno abbiamo numeri importanti >> precisa Francesco Cappello << e faccio i miei complimenti a Marina Boido e Corrado Calì che, sotto la supervisione di Alessandro Vercelli, hanno organizzato un Congresso dall’elevato peso scientifico ma a costi molto contenuti, per favorire al massimo la partecipazione dei giovani. La SIBS è stata per tante decadi il portale di accesso al mondo della ricerca scientifica in Italia e il nostro intendimento è di riportarla quanto prima agli antichi fasti. Siamo già sulla buona strada >> aggiunge Cappello.

Durante l’Assemblea del Soci sarà deliberato un contributo per delle borse di mobilità a favore di giovani dottorandi ucraini che – a causa della guerra – vogliano spostarsi in Italia per frequentare laboratori in Dipartimenti universitari italiani per sei mesi o un anno. << Abbiamo anche stipulato un accordo con l’Università di Palermo e il Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata, oltre che col Rotary e con l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio: gli studenti ucraini che sceglieranno di venire nel capoluogo siciliano avranno praticamente tutti i costi spesati, inclusi viaggio, vitto, alloggio e consumabili per la ricerca. Stiamo cercando di chiudere altri accordi con altre Università italiane, speriamo che la guerra finisca presto ma la ricostruzione potrebbe essere lunga e vogliamo anche noi dare il nostro piccolo contributo alla popolazione ucraina, in particolare ai giovani ricercatori di quella formidabile terra >> conclude Cappello.

di Redazione
© Riproduzione Riservata
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