La sindrome di Brugada rappresenta una patologia aritmica cardiaca tra le principali cause di morte cardiaca improvvisa nei pazienti giovani di età inferiore ai 40 anni.
La diagnosi non è sempre facile ed è basata su precise caratteristiche anamnestiche, cliniche e soprattutto elettrocardiografiche e la stragrande maggioranza dei pazienti con questa patologia possiede un cuore strutturalmente normale, a testimonianza del fatto che essa rappresenta una patrologia su base cardiaca elettrica primaria.
La prevalenza di tale patologia varia da 5 a 20 pazienti ogni 10.000 abitanti in tutto il mondo ed è considerata endemica soprattutto in alcuni Paesi del sud-est asiatico. Vista spesso la giovane età dei pazienti ed i potenziali rischi di sviluppare aritmie ventricolari maligne, le quali possono mettere anche a serio rischio la vita stessa del paziente, appare dunque evidente come una corretta diagnosi ed un corretto trattamento e follow-up di tali pazienti rappresenti un obiettivo fondamentale viste le significative ripercussioni sociali e sanitarie a che tale patologia può determinare.
Molte altre patologie e condizioni cliniche (fenocopie Brugada) come alcune patologie metaboliche, le disionie, gli episodi ischemici cardiaci e numerose altre condizioni, possono manifestarsi con un pattern elettrocardiografico simile a quello presente nei pazienti affetti da sindrome di Brugada e pertanto appare evidente come una corretta diagnosi sia fondamentale per evitare di cadere in diagnosi e trattamenti errati che possano esporre i pazienti a trattamenti e limitazioni inopportune anche con significative ripercussioni lavorative e psicologiche non indifferenti. Un corretto approccio diagnostico sistematico eseguito da uno specialista aritmologo dedicato è pertanto fondamentale per evitare errori diagnostici che comportano dispendio di tempo e risorse, ma soprattutto è utile per evitare di inserire pazienti non affetti da sindrome di Brugada in percorsi diagnostici e terapeutici inopportuni ed anche gravati da rischi non indifferenti.
Un gruppo internazionale di undici specialisti sul tema provenienti da tutto il mondo e guidato dal Professore Adrian Baranchuk della Queen’s University and Kingston General Hospital Health Science Center, dell’Ontario in Canada sta conducendo studi dedicati sulle fenocopie Brugada con il fine di studiare ed escludere tutte quelle condizioni cliniche che possano mimare una sindrome di Brugada favorendo cosi una corretta diagnosi e trattamento dei soli pazienti che invece ne sono affetti.
“Una ricerca ed un progetto di considerevole importanza diagnostica e terapeutica – afferma il professore Dendramis – viste le significative ripercussioni cliniche, sociali e sanitarie che le patologie aritmiche rivestono soprattutto tra i pazienti giovani e gli sportivi e che come già sottolineato precedentemente sono doverose in primis per il paziente e per la corretta gestione delle esigue risorse economiche disponibili in campo sanitario. Prevenire, identificare e curare correttamente queste patologie aritmiche rappresenta il vero premio e l’unico traguardo che dobbiamo cercare di raggiungere con unico fine il bene dei nostri pazienti”.