Sulle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi tramite i social network dall’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, sulla Seus 118, arriva il commento delle federazioni regionali Ugl sanità e Ugl medici , attraverso i rispettivi segretari Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri. “Abbiamo apprezzato l’intervento chiarificatore di Razza che ha sgomberato il campo da illazioni ed imprecisioni che stavano circolando da diverso tempo sulla nascita di Areus e l’incameramento in essa dell’attuale società di emergenza e urgenza. Pensiamo anche che la polemica sulla convenzione con Regione Lombardia sia del tutto inutile e pretestuosa, considerato che si tratta di un semplice supporto sulle buone pratiche da applicare fornito, comunque, da una realtà regionale che sul tema specifico ha raggiunto obiettivi rilevanti – aggiungono.
Riteniamo importante questa riforma e, per tale motivo, chiediamo la riapertura del tavolo di trattativa affichè il testo possa essere portato in discussione per l’approvazione in Assemblea regionale siciliana in tempi brevi, con l’integrazione ad esempio del riconoscimento della figura dell’autista soccorritore. Come Ugl, avendo ricevuto garanzie assolute sulla salvaguardia di tutti gli attuali posti di lavoro, auspichiamo invece che il nuovo soggetto possa prendere forma entro la fine dell’anno ed avere una governance snella ed un approccio gestionale sempre più virtuoso.
Ci auguriamo anche che il nuovo corso delle ulteriori assunzioni necessarie (soprattutto per evitare l’impiego di personale di altre aziende in eccedenza oraria), inizi già dai primi mesi del 2021 con le procedure ad evidenza pubblica previste, così da rimpolpare un organico da riorganizzare. Infine – sottolineano Urzì e Lanteri – ci dispiace soltanto che all’assessore regionale sia sfuggito il fatto che durante questo suo mandato ci siano già stati licenziamenti nei confronti di lavoratori divenuti non idonei.
Un operatore che non può più prestare servizio in ambulanza, perchè dopo anni in forza alla Seus 118 viene ritenuto non più idoneo a causa di problemi di salute nel contempo intervenuti, non può di certo essere messo alla porta ed è per questo che ci appelliamo al buonsenso dell’Assessorato e della Società. Vogliamo che questa brutta ferita possa essere presto ricucita, per ridare dignità al personale cacciato via immotivatamente e non tutelato come la legge prevede – concludono.”